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Formia. Per una sinergia tra Parchi e Comunità locali. Beniamino Gallinaro: «Ad estate quasi finita, un primo bilancio sulla politica turistica»

L’estate è praticamente finita. È possibile fare, a livello di politica turistica, un primo sommario bilancio. Scrive Beniamino Gallinaro (Verdi): «L’andamento turistico sicuramente non è stato positivo. Come nello scorso anno quando sarà fatto il solito consuntivo statistico i segni meno, le componenti negative, saranno superiori ai segnali positivi. Quel che è evidente è il persistere di una politca di indifferenza, se non di rapina, nei confronti dell’ambiente naturale che è la risorsa base dell’offerta turistica. Il turismo può costituire una risorsa importante per il territorio solo se tiene conto dei principi della sostenibilità ambientale. È talmente vera questa affermazione che è boom di vacanzieri nelle aree protette. A fine anno è infatti previsto un incremento del 15% del movimento turistico nei parchi. Nel 2004, in particolare, nei 463 comuni dei parchi nazionali sono stati registrati almeno 118 milioni di turisti in movimento, per un giro di affari di circa 5,5 miliardi di euro (oltre il 7% del totale della spesa turistica italiana). I 118 milioni di turisti registrati nei parchi hanno contribuito alla creazione di oltre 104 mila posti di lavoro. Eppure... il nostro comprensorio ha ben due Parchi regionali ( Aurunci e Riviera di Ulisse) che potrebbero fare sistema con le amministrazioni locali per ampliare in termini temporali e qualitativi l’offerta turistica. Quel che manca è una politica integrata del territorio che valorizzi le risorse ambientali, sociali e culturali locali. Una politica che abbia come denominatore comune strumenti che vanno dall’Agenda 21 locale, al Sistema di gestione ambientale, all’Ecolabel etc. Una politica che promuova il proprio territorio senza mercificarla. I due Parchi possono avere un ruolo in tal senso e farsi promotori di una strategia che realizzi valore aggiunto dalla conservazione dell’ambiente. Non servono iniziative estemporanee o una tantum ma sinergie e chiarezza di obiettivi. È ora che i Parchi entrino da protagonisti nella programmazione del nostro territorio e non in funzione ancillare, solo perché la presenza di un comune in un Parco ne facilita l’assegnazione di qualche finanziamento nazionale o regionale».

Elisabetta Rizzo


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