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Latina. Anagrafe allo sbando. Giovanni Scorziello: «Siamo distratti dalle grandi opere, poi non funzionano bene nemmeno i servizi di base...»
«L'anagrafe della città di Latina, negli ultimi 10 anni, è passata da un organico
di circa 21 persone a quello attuale di 7, nonostante l'aumento della popolazione
a 121.000 unità». Scrive Giovanni Scorziello, segretario provinciale della Lista Di Pietro: «In questa riduzione inversamente proporzionale è giusto considerare
l'istituto dell'autocertificazione, seppure poco applicato, spesso sconosciuto e poco
pubblicizzato. La recente convenzione con le poste, nonostante un canone annuo (pare di
circa 50000 euro) che paga l'amministrazione, non è servito a decentrare tutti i servizi
e in ogni caso pochissimo utilizzato dagli utenti, visto anche il maggior costo del
certificato ad 1,50 euro. In questa mancanza d'organici alcuni uffici sono aperti
a giorni alterni (vedasi lo sportello immigrazione), con disagi da parte di altri e non
si comprende come mai le anagrafi presso le circoscrizioni non facciano tutti i servizi.
In questo quadro d'apparente disinteresse, salvo l'iniziativa tanto pubblicizzata
e poco utilizzata del servizio postale e dei relativi costi, non si capisce come mai con un costo
di circa 25000, non si sia predisposto il programma per la carta elettronica.
Servizio completamente innovativo, con possibilità di inserire su un'unica carta la
tessera sanitaria con enormi vantaggi in termini di risparmio di costi per il servizio
sanitario (per esempio con l'uso improprio di farmaci a terzi) e di diagnosi immediate
(per esempio in urgenza al pronto soccorso), del bancomat, della tessera della palestra
e così via. Servizio di facile accesso anche alle forze dell'ordine, non tanto a quelle
di Latina ma dell'intero territorio nazionale. Forse è proprio il basso costo a scoraggiare
la sensibilizzazione dell'Amministrazione, distratta da altri impegni come Latina Ambiente o
le grandi opere, che al momento dopo tanti anni di centro-destra rimangono solo nelle
intenzioni e negli annunci di qualcuno».
Andrea Apruzzese
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