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Latina. La crisi del settore vitivinicolo. Un accordo in Prefettura. Armando Cusani ed Enrico Tiero soddisfatti di questo primo risultato...
L'accordo stipulato in Prefettura alla presenza del Presidente della Provincia di Latina
Armando Cusani, dell'assessore provinciale Enrico Tiero, del Presidente della Commissione
Consiliare Marco Gatto, del viceprefetto Antonio Reppucci, dei rappresentanti delle
organizzazioni agricole, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Ugc-Cisl, e produttori, segna
un passo importante sul complesso problema della crisi del settore vitivinicolo.
Com'è noto già da svariato tempo gli agricoltori avevano fatto sentire la loro voce
preoccupati dall'incertezza per la vendita dell'uva, ormai matura, alle cantine che
tradizionalmente hanno raccolto il loro prodotto. Il problema è di vecchia data, quest'anno,
però, è stato aggravato anche dalla sovrabbondanza della produzione e dalla forbice,
progressivamente crescente, tra i prezzi alla produzione ed i prezzi praticati dalla
distribuzione.
Il Tavolo Verde Provinciale aveva già affrontato questo tema, nell'incontro dell'8
settembre scorso dal quale era scaturito un documento che riportava specifiche proposte,
tra cui:
la garanzia di tempi rapidi per la sottoscrizione dei contratti di distillazione;
l'impegno delle Autorità ad effettuare interventi sulla Commissione UE per un riesame dei quantitativi da destinare alla distillazione, attualmente quantificati in 2 milioni di ettolitri di vino a fronte dei 6 milioni richiesti dall'Italia;
l'intervento della Regione diretto alla tutela dei viticoltori che vendono l'uva senza trasformarla per far si che i bassi prezzi non portino alla rinunzia del raccolto;
l'applicazione dei contenuti del Decreto Legge 182 del 9/9/2005 prevedente aiuti di Stato per glia agricoltori produttori di uva.
Grande è stato l'impegno dell'assessore provinciale Tiero se si è giunti a tale accordo,
infatti lo stesso Tiero si ritiene ampiamente soddisfatto, assieme al presidente Cusani,
per i risultati ottenuti.
L'accordo stipulato ieri in Prefettura tra le organizzazioni dei produttori vinicoli e
le cantine, cui verrà conferita l'uva, sui prezzi del conferimento è di vitale importanza
in quanto costituisce lo strumento necessario per poter beneficiare degli aiuti di Stato
"de minimis" previsti dal Ministero dell'Agricoltura.
Le cantine si impegnano, così, a corrispondere ai produttori un prezzo minimo
(comprensivo dell'integrazione da erogarsi da parte del Ministero delle Politiche Agricole)
netto di Euro 16 per quintali di uva da vino franco cantina e minimo Euro 15 per quintale
di uva da vino franco azienda o centro di raccolta, avente una gradazione tra i 15 e 16
gradi accertati. Per ogni grado in più accertato rispetto ai 16 concordati sarà corrisposto
Euro 1, mentre per ogni grado in più accertato rispetto ai 16 concordati sarà corrisposto
Euro 1 addizionale per grado zuccherino.
Nell'accordo si è convento richiedere, poi, per la provincia di Latina, l'applicazione
della regola "de minimis" così come prevista nell'accordo delle province di bari e Foggia,
per l'erogazione di un aiuto pari a Euro 1,50 per quintale di uva conferita, da erogarsi
alle Cantine da parte del Ministero delle Politiche Agricole. Resta inteso che la mancata
erogazione del contributo predetto, per cause non attribuibili alle Cantine, sarà a
carico dei produttori, mentre la mancata erogazione del contributo citato, per cause
attribuibili alle cantine sarà a carico delle Cantine stesse.
Il pagamento, infine, avverrà per il 50% a sottoscrizione del Contratto, il rimanente
saldo entro il 31 dicembre 2005, salvo diversi accordi tra le parti.
Andrea Apruzzese
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