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Aprilia. Motor Days, seconda edizione. Giancarlo Fisichella: «Ho cominciato la carriera col Kart in una pista di Roma. Ora sogno la Ferrari»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giancarlo Fisichella, il pilota della Renault,
ospite d'eccezione del Motor Days di Aprilia, la manifestazione della E20 Promotion
che si è chiusa ieri con grandissimo successo di pubblico.
Come nasce la tua passione? «È una passione trasmessa da mio papà, quando ero piccolissimo.
Insieme seguivamo tutte le gare di formula uno. Poi un giorno ho cominciato la mia carriera
in un kart in una pista di Roma». Quanto costa iniziare e qual è la dimensione del rischio
in voi piloti? «Iniziare costa abbastanza. Soprattutto correre a livello professionistico.
Se non hai l'aiuto di una casa costruttrice o di sponsor è dura. È uno sport rischioso
ma fino a un certo punto. Pensiamo alla mia ultima uscita in cui ho toccato i 280 Km/h.
Va detto però che le macchine sono sicure. Abbiamo fatto tantissimi controlli. C'è tanto
lavoro per la sicurezza». Sì, ma tu hai moglie e figli. Quando ti vedono in tivvù o su una
pista, quanta paura c'è? «Per loro sono momenti di apprensione. Per me sono momenti
diversi. Quando guido sono felice e concentrato. Spero di continuare per tanti anni ancora».
Dove vorresti arrivare? Alla Ferrari? «Per me l'importante è guidare una macchina vincente
con cui raggiungere traguardi importanti, come sto facendo adesso. Fino al 2006 ho un
contratto con la Renault. Poi si vedrà. Comunque sì, la Ferrari sarebbe un sogno». Per terminare: quanto c'è di businness nel
tuo sport? «Tantissimo. Girano tanti soldi. Ma Formula Uno è la massima espressione dei motori
ed uno degli sport più seguiti in generale...».
Elisabetta Rizzo
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