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Latina. Il grande centro. Delio Redi: «Crescono le adesioni al nostro nuovo soggetto politico. Con noi Paride Martella ed Enrico Dellapietà»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Delio Redi, già sindaco di Latina e senatore. Un nuovo soggetto politico, se ne parla da almeno un paio di mesi: la Democrazia Cristiana per le autonomie. Perché? «La DC è stato il partito che ha guidato il Paese per cinquant'anni dopo la catastrofica seconda guerra mondiale. Ha guidato il Paese alla ripresa economica, alla libertà, alla democrazia. Gli anni 90 dovevano essere gli anni della definitiva consacrazione degli ideali democratici e invece per tutta una serie di ragioni si è avuto l'effetto opposto. Ci sono state inchieste giudiziarie travolgenti, anche se va detto che statisticamente su 84 parlamentari inquisiti 80 sono stati assolti. C'è stata una fretta che ha determinato un errore storico grave: lo scioglimento. Se guardiamo alla Germania, ci sono stati i suoi momenti di crisi ma il Partito Cristiano Democratico non ha mai pensato di sciogliersi. E adesso ha vinto le elezioni. Quando ci siamo sciolti avevamo il 15%, superato il momento di difficoltà avremmo avuto l'occasione di tornare a svolgere un momento sempre importante nella storia del Paese». Quindi una rinascita nel segno della continuità? «Indubbiamente. Dobbiamo essere noi stessi. Senza considerare un obbligo il bipolarismo. Oggi ti devi coalizzare per forza. E le coalizioni sono fatte per non durare: ci sono radici diverse, storie diverse». Quindi non vi schiererete? «Noi ci poniamo al di fuori dei Poli. Non ha senso di aderire ad obblighi». Quindi nessuna vicinanza al terzo polo che stanno creando i radicali di Pannella e Capezzone e i socialisti... «Anche loro ci sono ideologicamente molto distanti. Noi siamo cristiani e loro laici. Non che laico sia un'offesa. Tutto il diritto». Chi ne farà parte tra i pontini e quale è il programma? «Il programma e lo statuto sono quelli della vecchia Dc. Abbiamo aggiunto "per le autonomie" perché poniamo l'accento sulle realtà locali, sui comuni». I nomi e i ruoli? «I ruoli sono sempre funzionali all'impegno politico. A me hanno chiesto di fare il presidente regionale del partito e a livello nazionale avere un impegno nell'esecutivo nazionale. Poi ci sarà Paride Martella, che sarà vicesegretario regionale. A livello locale ci sarà Iacotucci, consigliere comunale ad Itri, ci sarà Mattioli, Bertone, Renzo Dolci, vicoordinatore provinciale e dirigente dell'organizzativo e Enrico Dellapietà. E poi alla fine si stanno profilando tante adesioni. E ci sarà posto per tutti».

Elisabetta Rizzo

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