Parvapolis >> Cultura
Latina. Doolin Street. Il ritorno di Maria Corsetti, dopo le ferie estive. La Pontina, i giovani di oggi, la sfiga e l'Università sotto casa...
Evviva la statale Pontina.
Per molti l'estate sta finendo, per me settembre è un mese bellissimo. Sono andata la mare
a ora di pranzo. Non si paga il parcheggio e l'acqua è caldissima. Mentre stavo bella
distesa sull'asciugamano, a una decina di metri da me sento dire "sto bloccato sulla Pontina.
Eh, sì il solito problema. Ci vorrà una mezz'ora prima di superare Aprilia. Anche un'ora".
Quindi bagno, evitando i capelli per non farla proprio grossa, trenta minuti in pace con
il mondo e poi via verso la capitale. In fondo con una giornata così il peccato era non
fermarsi. Adesso, tutti quelli che stanno leggendo, si facciano l'esame di coscienza e
dichiarino quante volte la Pontina è stata un'impareggiabile scusa per farsi gli affari
propri con comodo ed arrivare comodamente in ritardo giustificato. Voglio vede' come la
mettiamo se ci fanno il Corridoio Tirrenico. Quella è un'autostrada, si blocca raramente
e se succede lo dicono tutti i notiziari sul traffico nazionali. Siamo fregati. Ci dice
bene solo per i prossimi dieci anni. Però se aprono i cantieri, la Pontina dovrebbe
bloccarsi ancora di più. Fino al 2015, facciamo anche 2025, siamo coperti. A quel punto
sono cavoli delle generazioni giovani. Arrivassero loro puntuali. Noi intanto ce ne
siamo andati al mare. Sfigate però 'ste generazioni giovani. Noi l'università l'abbiamo
fatta fuori Latina. Iscriversi all'università significava valicare il confine. Poco
importava se ti trasferivi o meno. Intanto te ne uscivi la mattina, prendevi il treno
e passavi la giornata in zona franca. Senza neanche la scocciatura di essere rintracciato
sul cellulare. A questi gli hanno piazzato la facoltà sotto casa. Comodo, ma che tristezza.
Maria Corsetti
|