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Latina. Forza Italia dopo la crisi. Beatrice Lorenzin: «La sinistra si è impegnata in una campagna destabilizzante. E sui giornali è passato solo il gossip». Stefano Zappalà pronto a lasciare? «Sono solo stupidaggini»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Beatrice Lorenzin, coordinatore regionale di Forza Italia. Settimane di nervosismo in Forza Italia, sia per la crisi a Latina che per quella a Pomezia. Come l'ha vissuta il partito? «A Latina si è aperta una crisi che si basava su posizioni costruttive. Si voleva arrivare ad un piano programmatico per il rilancio della coalizione in una realtà che per noi è importante e strategica. Sono stati mesi di riflessione, con la risoluzione di problemi non politici ma qualche volta anche solo personali. Ed è finita bene. La città si aspetta unità e continuità. E questo obiettivo è stato raggiunto. A Pomezia prendiamo atto della posizione dell'Udc con un Sindaco che in questi anni ha agito con grande correttezza. I partiti della CdL non si possono permettere certi atteggiamenti». La crisi di Latina non è durata troppo? «È importante che ci sia stato un chiarimento e che si sia fatto quadrato». Zappalà, così come leggiamo in un'intervista in un giornale locale, sarebbe pronto a cambiare lidi... «Non ci risulta. Mi risulta tutt'altro. C'è la voglia di lavorare politicamente in modo molto forte proprio a Pomezia per non buttare alle ortiche il lavoro svolto». Restiamo alle voci, qualcuno ha dato Fazzone pronto per passare all'Udeur... «Questa voce è semplicemente paradossale. In provincia di Latina è in atto una strategia della destabilizzazione dei quadri dirigenti di Forza Italia. Da Roma, Walter Veltroni è il grande regista, e gli epigoni locali gli fanno il coro. Così sui giornali di Latina passa il gossip e non passa l'azione politica e programmatica del nostro partito».

Andrea Apruzzese