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Montanarini, mostra degli “astratti”

Continua la “produzione culturale” in tandem dei due assessorati alla Cultura, Provincia e Comune. Queta volta i due assessori Giovanni Agresti (Provincia) e Angelo Bellini (Comune di Latina) hanno presentato la mostra "Opera Ultima" di Luigi Montanarini, che sarà inaugurata domani - mercoledì 6 dicembre - presso la Pinacoteca Comunale di via Umberto I. Patrocinata da Provincia e Comune, la mostra di Luigi Montanarini rappresenta un evento di primaria importanza per tutto l'ambiente culturale pontino, stante il ruolo rivestito dal maestro fiorentino nella storia dell'arte italiana di questo secolo. «Beati in pittura sono quelli che non smettono di cercare, anche se provano l'amarezza del dubbio e la sensazione dell'inutilità della ricerca». In questa frase può venire racchiusa la filosofia artistica dell'autore. Nato a Firenze nel 1906, Luigi Montanarini, dopo gli studi regolari e la scuola del nudo, frequentò l'Accademia di Belle Arti dove rimase fino al 1931. Già pittore affermato, iniziò i suoi viaggi artistici soggiornando a Parigi, Zurigo e Amsterdam dove entrò in contatto con le scuole artistiche di quelle città. Nel 1933 vinse il Pensionato Artistico Nazionale trasferendosi a Roma dove prese a frequentare abitualmente pittori quali Afro, Cagli, Capogrosssi, Fazzini, Mafai, Mirko e Zivieri. Nel 1956 ottenne la nomina a professore titolare di pittura all'Accademia delle Belle Arti della capitale, di cui divenne direttore nel 1965 e membro del Consiglio Superiore l'anno dopo. Oltre a numerosissime mostre personali in Italia ed all'estero, prese parte a varie edizioni della Biennale Internazionale d'Arte di Venezia dove, nel 1958, gli venne dedicata una sala personale. Scomparso due anni fa, Luigi Montanarini rimane, ancora oggi, una figura di primo piano dell'arte italiana di questo secolo e la mostra che Provincia e Comune gli dedicano vuole appunto testimoniare questa grandezza pittorica. Lo stesso Montanarini d'altronde aveva ben chiaro quello che per lui doveva essere un pittore:«Un pittore deve avere la mente di un profeta, il coraggio di un combattente, la forza di un operaio, la costanza di un atleta, la pazienza di un eremita e l'umiltà di un accattone». Davvero una personalità emblematica, come sottolinea Vincenzo Scozzarella, storico dell’arte che interverrà alla inaugurazione della mostra, perché «Montanarini anche nelle opere della sua vecchiaia mantiene sempre una assoluta libertà espressiva, un vigore incredibile. Come dire, quel’animus che lo ha fatto iniziare seguendo gli schemi dei “figurativi”, per poi passare agli “astratti” e ritornare poi nuovamente al figurativo». La mostra vedrà esposti circa 25 quadri, tutti in olii acrilici su carta, prestati dalla costituenda Fondazione Montanarini gestita dagli eredi del pittore, risalenti al periodo dell’astratto. La mostra si potrà visitare dal 6 al 30 dicembre.

Remigio Russo


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