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Latina. Letture distratte. Maria Corsetti: «Si poteva chiedere la pubblicazione di un vecchio racconto, senza spacciarlo per una risposta»
Ma chi ha mai detto che i giovani d’oggi sono tristi? Non ho ben capito, sinceramente,
se riportando il pezzo dell’anonimo pontino – o meglio Joe McLinn Stone – mi si volesse
insegnare qualcosa. Io ho solo sostenuto che la facoltà sotto casa è comoda, ma toglie un po’ di fascino all’esperienza universitaria. Che se un giorno ci sarà il Corridoio Tirrenico o qualsiasi altra strada meno impossibile dell’attuale Pontina, sarà più difficile giustificare un ritardo. Forse Graziano Lanzidei non ha letto bene il mio Doolin Street. Eppure mi sembrava tanto semplice. O forse Lanzidei aveva voglia di tirare fuori un pezzo scritto su un giornale di istituto di tanti anni fa, probabilmente si porta ancora addosso quella rabbia di quella generazione che definisce X. Ad occhio anche io dovrei far parte della generazione X. Ma i tempi della rabbia li ho lasciati all’adolescenza o al massimo ai miei vent’anni.Se Lanzidei voleva tirare fuori lo scritto di Joe non doveva far altro che inviarlo e spie
gare che forse andava letto per non dimenticare alcune riflessioni. Prendere una parola, anzi tre - nuova generazione tristezza - e dargli un’interpretazione come quella di Lanzidei, significa semplicemente non aver letto. Per quanto mi riguarda venti anni fa non ho preso nessuno a bombe molotov e trenta anni fa ero troppo piccola per farmi le canne, quanto al 18 politico non nego che lo avrei des
iderato in occasione dell’esame di diritto privato che invece ho dovuto sostenere due volte.
Maria Corsetti
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