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Latina. Primarie. Giovanni Scorziello: «Noi vogliamo una politica praticata e non solo predicata. Senza indugiare troppo nelle ipocrisie»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giovanni Scorziello, segretario provinciale della Lista Di Pietro. A che serve questa chiamata al voto? «È un atto di democrazia antipartitocratico. È un confronto diretto dei leader con l'elettorale. Attraverso il peso specifico il singolo rappresentante potrà spingere le proprie idee programmatiche. È anche un momento di confronto con la società civile. Un termometro propedeutico per le politiche». Esserci per incidere, ci sembra di capire. La Lista Di Pietro su cosa vuole spingere? Cosa ritiene fondamentale? «Abbiamo fatto un programma di 102 punti col nostro leader, Antonio Di Pietro. Lotteremo sui conflitti d'interesse, Banca d'Italia in testa e contro quei casi in cui il controllato è anche il controllore. Temi concreti. Lo diveco l'altra sera, a Cisterna: i programmi sono tutti quanti uguali, quel che cambia è la credibilità del soggetto che li propone. E noi abbiamo un soggetto credibile: Antonio Di Pietro. Noi vogliamo una politica praticata e non solo predicata. Senza indugiare troppo spesso nelle ipocrisie, come spesso fa anche qualche amico del centrosinistra».

Elisabetta Rizzo