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Latina. Camera di Commercio, nel segno della continuità. Vincenzo Zottola: «Niente strappi, niente rivoluzioni. È stato fatto un buon lavoro»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Vincenzo Zottola, nuovo presidente della Camera di Commercio di Latina. Partiamo proprio dalla sua elezione. È stato eletto con 17 voti. Una maggioranza ampia, tenuto conto dell 28 associazioni che avevano diritto al voto. Alcuni avevano preferito astenersi, perché non concordi nel metodo, pensiamo a Confindustria, pensiamo a Confartigianato. Questa elezione è stata una battaglia oppure no? «È stata un vera e propria elezione. C'è stato un rinnovamento. E quando c'è un modo diverso di vedere le cose sicuramente ci sono delle distinzioni. Ma il tempo e le discussioni porteranno ad un accordo più ampio possibile». Cosa risponde a chi già oggi auspica una gestione condivisa della camera di commercio? «Sicuramente i rapporti con Confindustria sono ottimi. Sui programmi e sulle idee di sviluppo di questa provincia abbiamo le stesse idee ed è difficile non andare d'accordo». I progetti più immediati? «Quelli che ci vengono messi davanti dalle peculiarità stesse del territorio. Il turismo rappresenta una parte strategica. Bisognerà fare una grossa scommessa ed un grosso investimento. Ma se ne dovrà parlare con gli enti locali. Noi dobbiamo cercare di fare squadra con comuni, provincia e regione». Ora lei è impegnato nella composizione della giunta camerale. Cosa ci può anticipare? «Niente che non si sappia già. Ci sono i numeri per poter eleggere rappresentanti di ciascuna categoria. Il 28 è stato convocato il consiglio camerale. Vedremo». Quindi entreranno anche gli astenuti? «Certo. Ognuno avrà il suo posto salvo imprevedibili situazioni». Come giudica i dieci anni passati? «Positivissimi. Noi partiamo da quello che abbiamo fatto e portiamo avanti i progetti condivisi. Penso a Step, penso a Seci. Penso a Intrafidi. Per il resto continueremo su nautica e cantieristica e distretti industriali, polo farmaceutico e agroalimentare». Rapporto con gli enti? «È la vera sfida».

Andrea Apruzzese