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Terracina. Il Litorale in un sistema di economia turistica. Pietro Serra: «Dobbiamo difendere le nostre coste innanzitutto dal centrosinistra»
«Le problematiche legate alla situazione dell'arenile e del litorale più in generale,
rappresentano un campo nel quale l'Amministrazione vuole operare con celerità ed efficacia».
Scrive Pietro Serra, assessore al Turismo del Comune di Terracina:
«A tal proposito risulta decisivo e fondamentale avviare un confronto ed una sinergia con gli Operatori e le Categorie interessate. Ed in questo ambito forte è la collaborazione tra gli Assessorati al Turismo-Demanio, Ambiente e Lavori Pubblici.
La costituzione di un Tavolo di lavoro tecnico rappresenta un primo passo per stabilire e concordare un percorso per risolvere i problemi legati alle situazioni concrete ed al rispetto delle norme. Tutto ciò sia per la definizione di un quadro di tranquillità nell'ambito del quale fare impresa, sia per operare quel necessario salto di qualità senza il quale rischiamo di essere tagliati fuori dal mercato turistico.
A questo proposito crediamo che la difesa del litorale ed i Lavori di ripascimento,così come sono stati approvati ed appaltati, rappresenta un presupposto fondamentale.
Ogni ulteriore tentennamento o modifica, anche parziale, dell'originario progetto porterebbe delle ripercussioni economiche e gestionali sugli Operatori di cui ognuno deve assumersene la chiara volontà.
Appare estremamente scorretto e pregiudizievole degli specifici rapporti tra Enti Istituzionali che la Regione Lazio, oggi a guida di sinistra, recepisca spinte e motivazioni di carattere elettorale e propagandistico per ridurre, ancora una volta Terracina, a sito marginale ed emarginato.
Il nostro litorale era stato individuato come primo tra quelli sui quali, dopo innumerevoli tentativi fallimentari, procedere ad un rinascimento che portasse in modo stabile e permanente nuovo arenile.
Ora il rischio reale è che in tutti gli altri Comuni del litorale sono partiti i lavori e sulla nostra spiaggia, tra le più compromesse dal fenomeno erosivo, per iniziativa strumentale del centro sinistra e per la buona fede di alcuni Operatori balneari, mentre nel nostro si ferma tutto o, peggio, si apportino delle modifiche che pregiudicano la fattibilità di un intervento certificato da autorevoli Istituti e Società marine pubbliche e private.
Un altro rilevante aspetto è costituito dalla Definizione di norme tecnico-urbanistiche che possano permettere un piano di adeguamento delle strutture esistenti ed una destagionalizzazione delle stesse che pur restando amovibili possano dare servizi per tutto l'anno.
L'attuazione del Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) con la pubblicazione del relativo bando costituisce un altro punto da realizzare celermente anche in considerazione della scadenza delle norme e di eventuali modifiche da apportare.
In questo contesto s'inserisce organicamente il Sistema portuale e fluviale che costituisce altra risorsa sulla quale l'Amministrazione si sta muovendo in maniera organica ed articolata e che vede, per al prima volta e dopo decenni, il concreto delinearsi della realizzazione del porto canale nell'ambito del sistema portuale integrato.
Già questi pochi ma importanti punti definiscono un progetto di sviluppo che deve partire dal litorale ma che necessita di un organico legame con il territorio.
In questo modo, nell'ambito di una politica di realizzazione delle necessarie infrastrutture, si può iniziare a delineare una politica generale di sviluppo turismo che veda l'impresa al centro delle iniziative ma soprattutto coinvolga tutte le componenti fondamentali del tessuto socio economico ed istituzionale per dare vita ad un vero e proprio 'Sistema di Economia Turistica'».
Mauro Cascio
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