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Latina. Primarie. Omar Sarubbo: « Un Paese normale basta e avanza, come diceva Massimo D'Alema qualche tempo fa». A dicembre il programma
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Omar Sarubbo, della segreteria comunale dei DS.
I dati: in provincia 28mila voti. «Prima di tutto va proprio detto questo. E cioè che
anche in provincia di Latina ci sia questo grande coinvolgimento. C'è una grande domanda
di politica e di democrazia che viene dal basso, dalla gente. 28mila voti ci hanno
colto impreparati. Ci sono state molte file, ma per la prima volta nella storia
del nostro Paese la gente era contenta di fare la fila. A Latina erano 5000.
Ed è andata molto bene anche a Terracina dove il "nostro" Vincenzo Recchia
è stato candidato a competere contro Nardi». Mastella? «Che l'Udeur fosse bene
organizzato in provincia lo si sapeva. Prodi ha subito una leggera flessione
ma siamo sopra al 70%. Ma questo è un segno di unità. Oggi si torna a parlare di lista
unitaria. Sfidare Berlusconi è oggi più facile di ieri, ma non è cosa fatta».
Aldilà dell'antiberlusconismo, cosa proporrà di concreto il centrosinistra?
«Spetterà a Prodi fare una sintesi delle posizioni e di stilare il programma che
sarà presentato ai primi di dicembre. Ma ci sono argomenti fondamentali.
L'Europa. E i diritti fondamentali delle persone. Un Paese normale basta e avanza,
come diceva D'Alema qualche tempo fa».
Nell'eventualità di un cambio di governo Latina ne beneficerà?
«Io credo di sì. Già con la Regione stiamo facendo belle cose con il lavoro
di Domenico Di Resta e di Claudio Moscardelli».
Elisabetta Rizzo
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