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Latina. Vade retro Berlusconi. Delio Redi e l'alleanza che non s'ha da fare: «Andrebbe contro i nostri principi guida ed i nostri obiettivi...»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Delio Redi, responsabile del coordinamento regionale della Democrazia Cristiana per le autonomie. Notizie degli ultimi giorni. La dirigenza del partito strizza l'occhio a Berlusconi ma voi dite di no. Perché? «Perché si andrebbe contro quei principi di indipendenza che ci siamo dati. Il terzo polo aveva suscitato interesse. Fare una cosa diversa significa tradire questo spirito e porsi fuori dalla linea iniziale. L'approvazione della nuova legge elettorale è un vero e proprio delitto perché non dà alcuna possibilità di scelta agli elettori. Ci sono liste precostituite, sbarramenti». E se insistono? «Auspichiamo che non avvenga. Se dovesse avvenire continueremo per la nostra strada». Un terzo polo è davvero conveniente? «Noi sogniamo un polo dei partiti moderati. Parlo degli ex Dc, via. Vogliamo essere un richiamo per tutti per arrivare ad essere un punto di riferimento». L'Udc? «È troppo subordinato a Berlusconi».

Elisabetta Rizzo