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Latina. Discarica. Orlando Turchetta: «Il sito di Montello-Bainsizza deve essere considerato superato nell’ambito della questione rifiuti»

In seguito alle dichiarazioni e agli articoli letti in questi ultimi giorni sui quotidiani e televisioni locali credo che sia necessario fare un po’ di chiarezza, se mi è permesso, in qualità di consigliere di circoscrizione Latina Nord, sulla questione della discarica di Borgo Montello. Scrive Orlando Turchetta: «La questione è estremamente semplice: il sito di Borgo Montello- Bainsizza deve essere considerato superato nell’ambito della questione rifiuti, il che significa sicuramente chiusura e bonifica della discarica ma implica anche che non si può chiuderla e installarvi il termovalorizzatore per prelevare i rifiuti che sono nelle vasche e bruciarli, magari poi per aprire un’altra discarica per le ceneri derivanti dalla loro combustione! Questo non perché lo dico io, ma perché lo dice la legge, oltre ad essere contro ogni logica civile, ambientale, igienica e umana. La discarica di Borgo Montello deve essere portata a compimento, chiusa, bonificata, risanata (operazione che richiede dai 20 ai 30 anni) ed infine ripristinato il suo ambiente naturale, sempre come previsto dalla legge. È chiaro che tutto ciò deve anche prevedere la revisione del ciclo di smaltimento dei rifiuti. La regione Lazio ha già stanziato al comune di Latina i fondi per la raccolta differenziata, anche abbastanza cospicui, ora spetta al Comune avviare una seria e credibile raccolta differenziata. La provincia si assuma la responsabilità di attuare il piano provinciale dei rifiuti stabilendo finalmente le scelte che intende fare e se tra le sue scelte ritiene giusto installare un termoinceneritore, individui il sito come dispone la legge, (in zona industriale come prescrive la legge) e poi la regione provvederà per le sue competenze. Nel piano la provincia, come è nei suoi poteri, predisponga anche i siti di trasferenza dei rifiuti (anch´essi devono essere installati in zona industriale), come stabilisce il decreto. In sostanza ognuno faccia la sua parte, per le competenze che spettano. Caro presidente Orlandi, la circoscrizione deve chiedere il rispetto della legge e dei diritti dei cittadini e salvaguardare il proprio territorio proponendosi l’unico vero obiettivo di realizzare un´integrazione tra la ruralità e l´ambiente che attui la difesa delle realtà agricole e artigianali che rappresentano il volano unico dell´economia locale dei borghi. Per questo al prossimo consiglio di circoscrizione proporrò che la circoscrizione, convochi un consiglio straordinario aperto a tutti i cittadini, con dibattito pubblico, e che richieda la presenza di Zaccheo, Cusani, Marrazzo, Di Resta, Moscardelli, Cirilli, Forte e Fazzone e dei consiglieri provinciali. In quella sede i cittadini capiranno chi sta dallo loro parte e chi no, senza se e senza ma. E quella potrebbe essere anche la sede e l´occasione adatta per il consigliere Birilli per spiegare finalmente ai cittadini dei borghi, dove lui miete consensi non indifferenti, per spiegare alcune cose di cui saremmo finalmente felici di sapere: la prima è che ci spieghi come mai solo ora si accorga di questa servitù e di questi fondi e non se ne sia accorto quando era al governo della regione. Secondo punto: nelle delibere pare che ci sia scritto che queste spiccioli di centesimi di euro al kg vadano a risarcimento della servitù per i borghi gravati dalla discarica, e perché invece lui li propone per dimezzare il costo della tarsu ripartito fra tutti i cittadini del comune di Latina. Terzo punto: questi soldi, che sono milioni di euro, dovevano essere spesi per il territorio, il comune li incassava dagli altri comuni e poi li doveva investire per la valorizazione dei borghi. Che fine hanno fatto? Come sono stati spesi? Ecco vede presidente Orlandi, questa assemblea aperta potrebbe essere l´occasione perché finalmente gli assessori, il sindaco e i consiglieri della sua coalizione, Marco Gatto e Gino Corato potrebbero dare risposta a queste semplici domande. Infine ancora un´ultima considerazione: in relazione alle ultime vicende giudiziarie riguardanti la gestione degli invasi delle discariche, i cittadini e la comunità sono parte lesa oppure no? Di chi è la responsabilità politica e amministrativa degli omessi controlli? Cosa diciamo di tutto questo? Sarebbe bello che qualcuno desse una risposta anche su questa semplice questione, in virtù di un consenso elettorale del settanta/ ottanta per cento».

Mauro Cascio


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