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Latina. Tutti contro i gazebo. Luigi Gallo, Dino Iavarone e Mauro Cattacin: «Una questione che ogni giorno di più sembra una farsa»

La Presidente della 1° Circoscrizione con F.I., UDC e la sinistra contro i gazebo. Sembra che a difendere i diritti e la giusta permanenza dei gazebo siano rimasti solo gli esponenti di Alleanza Nazionale Luigi Gallo, Dino Iavarone e Mauro Cattacin. La sera scorsa infatti nel consiglio di circoscrizione si è assistito ad un momento di "bassa politica quando alcuni consiglieri tra i quali la Presidente stessa e Claudia Orlandi di F.I. hanno attaccato i consiglieri di AN ”rei” di aver risposto all’appello dei gestori dei locali con gazebo e di aver risolto in accordo con il Sindaco Zaccheo i loro problemi, senza chiedere il permesso della circoscrizione. Una polemica ridicola che tra l’altro cosa ancora più grave è sfociata in un documento votato a maggioranza col voto contrario dei tre consiglieri di AN che và a penalizzare i gazebo e la loro permanenza. Il documento da cui tra l’altro si evidenzia la non conoscenza del problema, parla di sperequazione di aree, di ripercussioni sull’IRAP per la superficie dei gazebo stessi, e dello stravolgimento del fabbisogno di aree per gazebo ad opera dell’amministrazione (tradotto, ce ne sono troppi). A nostro avviso il compito di chi pretende di far politica è quello di informarsi prima di fare certi documenti e di rendersi conto degli eventuali danni che con i documenti stessi si possono provocare, cosa che chi ha prodotto e votato questo documento non si rende conto. Per quanto ci riguarda noi continueremo a lavorare tra la gente e per la gente in accordo con tutti coloro che avranno voglia di lavorare, per il resto saremo ben felici che altri consiglieri prendessero iniziative atte a migliorare la vita di chi vive e lavora al centro, e non serve che chieda il permesso, ne a noi ne ad altri. Vogliamo sperare che non si ripetano in futuro questi atti di ripicca che alla fine vanno a danneggiare i cittadini anche perché chi ci ha eletti vuole che noi risolviamo i problemi non che facciamo polemiche".

Mauro Cascio