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Priverno. Allarme occupazione. Angelo Delogu (Rifondazione comunista) su Gea e multiservizi: «I lavoratori vanno tutelati». Senza ma

Angelo Delogu a nome del Circolo di Rifondazione Comunista di Priverno denuncia la gravissima situazione che si č creata a seguito della decisione dell'Amministrazione Comunale di procedere alla liquidazione delle societą miste Gea e Multiservizi. Si tratta di un dramma che coinvolge sia i cittadini, che vedono messa in pericolo la continuitą dei fondamentali servizi pubblici che queste societą gestivano, sia i lavoratori, ai quali non viene fornita nessuna garanzia per la conservazione della propria occupazione. Inoltre da diverso tempo i lavoratori della Gea non percepiscono lo stipendio che rappresenta l'unica fonte di sussistenza per loro e per le proprie famiglie, mentre alcuni lavoratori della Multiservizi, quelli impiegati nell'albergo Antico Borgo di Fossanova, sono stati licenziati senza alcun rispetto per le procedure legali. Basti pensare che il licenziamento dei lavoratori impiegati con contratto a tempo indeterminato della Multiservizi, motivato da una riduzione del personale necessaria a fronteggiare la crisi aziendale, č avvenuto senza alcun accordo con le rappresentanze sindacali (anzi con un atteggiamento che configura in pieno condotta antisindacale), senza alcun preavviso, senza comunicazione scritta e coinvolge, oltretutto, degli operai invalidi civili che appartengono alla categoria del collocamento protetto. Allo stato attuale č in serio pericolo anche l'occupazione di tutti gli altri lavoratori impiegati sia nella Gea che nella Multiservizi. Per questo esprimiamo la massima solidarietą nei confronti dei lavoratori e delle lotte a tutela dei loro legittimi diritti che hanno gią intrapreso e che intraprenderanno in futuro. Tale situazione oltre a confermare ulteriormente la totale incapacitą gestionale dell'Amministrazione Comunale di Priverno guidata dal centro-destra, dimostrata gią in passato, solo per fare un esempio, con la chiusura del Museo della Matematica di San Martino, conferma il nostro giudizio negativo e totalmente contrario rispetto al ricorso a societą miste per la gestione di servizi pubblici essenziali. Queste societą, infatti, che coinvolgono soci privati interessati esclusivamente ai propri profitti, non sono in grado di tutelare l'interesse della collettivitą che impone una logica diversa da quella della gestione basata solo su criteri di convenienza economica e ispirati alle leggi del mercato. Allora di fronte alla incapacitą dei nostri amministratori di indicare prospettive credibili per la tutela dei servizi e dei lavoratori coinvolti, noi di Rifondazione Comunista proponiamo la totale ripubblicizzazione dei servizi che valga a garantire la completa riassunzione di tutti gli operai licenziati o che rischiano la perdita del posto di lavoro. Solo una gestione pubblica di queste attivitą essenziali per il nostro territorio potrą garantire la piena tutela di tutti gli interessi coinvolti e la fornitura di un servizio migliore rispetto al passato. Del resto una proposta simile č stata avanzata, per il caso Gea, da alcuni sindaci dell'area lepina che intendono rimettere insieme una societą a totale capitale pubblico che garantisca una gestione del servizio ottimale e un impegno maggiore sulla raccolta differenziata. Il rischio č che altrimenti Priverno e i Lepini tutti diventino terra di conquista di grandi aziende private interessate esclusivamente al proprio profitto e insensibili alle esigenze di lavoratori e utenti.

Mauro Cascio


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