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Latina. Riforma. Omar Sarubbo (DS): «La Moratti contro la scuola e l'Università. La Santanché contro l'educazione. Il Governo contro il Paese»

«Con l'ennesimo tentativo estremo di far passare una riforma prima della fine della legislatura la maggioranza ha inferto un ulteriore colpo al Paese precarizzando l'ultimo mondo di "nemici troppo istruiti" che c'era da abbattere: l'università». Scrive Omar Sarubbo: «La logica di costruire un Paese istituzionalmente debole di fronte agli "amici che operano nel privato aziendale" ha prevalso di nuovo e sta minando oggi anche le fondamenta della ex-pregiata università italiana. Sono stati inferti colpi durissimi alla ricerca scientifica ed a tutta l'università attraverso il taglio sostanziale di fondi, la precarizzazione del rapporto ricercatore-università, l'eliminazione della figura professionale del ricercatore, dirottamento dei fondi verso i privati. Un ddl talmente sbagliato e dannoso che è riuscito a mettere storicamente insieme nella protesta studenti, professori e ricercatori. La manifestazione ottimamente riuscita valeva ovviamente anche per il danno procurato alle scuole medie superiori che attraverso la riforma vedono gli "esamifici privati a pagamento" equiparati alla scuola pubblica che dovrebbe invece essere forte, di qualità, di tutti, laica e pluralista. La scuola pubblica è stata smembrata dalla Moratti in canali tecnici, professionali, scientifici, e chi più ne ha più ne metta. In tal modo si perpetua il disegno corporativo delle destre che vuole i giovani divisi, le generazioni divise, le professionalità concorrenti, una società di gruppi separati e contendenti e dunque complessivamente più debole. L'On.Daniela Santanchè, di An, con un atteggiamento poco onorevole e poco eleganteme si è voltata verso i manifestanti ed mostrato il dito medio (nella foto). Insomma la risposta alla piazza sta tutta nel silenzio della Moratti, nelle invocazioni repressive delle Destra, nel dito della Santanchè. Una giornata di tensioni e provocazioni che la dicono lunga su quanto l'attuale destra di governo del Paese sia lontana dai bisogni reali delle persone. A tutti i docenti e studenti universitari (ed a quelli di Latina che ieri erano numerosi in Piazza a manifestare…e che ringraziamo) va la solidarietà del nostro Partito e l'impegno di cambiare questa ed altre riforme non appena giunteremo al Governo del Paese; come affermato Andrea Ranieri (Responsabile Naz. DS Scuola, Università, Ricerca) Nel frattempo resta il rammarico per l'ennesima pagina triste della nostra Repubblica che con l'indebolimento del mondo della ricerca e della conoscenza vede impoverirsi tutto il sistema economico e culturale del Paese. L'Italia è sempre più povera e non solamente per l'effetto Euro o per la concorrenza della Cina o mille altri alibi che la destra al governo invoca per coprire i propri fallimenti. L'Italia si impoverisce soprattutto perché non investe in ricerca, innovazione, conoscenza. Basti pensare che la Cina investe una porzione di PIL in ricerca maggiore di quanto faccia il nostro Governo. In futuro diminuirà di conseguenza anche la ricerca che potranno fare le imprese private che (visto l'esempio del Governo) non avranno nessun interesse a sostituirsi allo Stato e ad investire in un Paese che per ragioni di "cassa" ha abbandonato da 5 anni la causa dello sviluppo e del progresso».

Mauro Cascio


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