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Latina. Addio Benacquista crudele. Roberto Santilli: «I ragazzi capiscono la scelta. Rimarrò un tifoso ma non mi vedrete mai al Palazzetto»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Roberto Santilli, fino all'altro ieri coach della Benacquista Assicurazioni. La domanda che già si aspetta: perché? «Perché non era possibile andare avanti. Tutti i cicli finiscono. Quel clima di serenità e di partecipazione fattiva e collaborativa con la società non c'era più. E ho preferito farmi da parte. E la cosa mi addolora tantissimo, checché ne dica qualcuno. A questa squadra tenevo molto, a questi ragazzi». Ma i problemi non sono nati per i ragazzi... «Certamente no. Questa è una città che mi ha dato tantissimo. Qui vivo con la mia famiglia. E qui ho intenzione di restare». I cambiamenti che ci sono stati al vertice hanno peggiorato la situazione? «Io questo non lo so. I dirigenti hanno il diritto di imporre il loro stile di conduzione, di fare le scelte che vogliono. Ma a me rimane il diritto di non condividere certe cose e di fare un passo indietro quando lo si ritenga necessario. Spero adesso che questa squadra faccia un buon campionato». Sarà così facile trovare un sostituto? «Non mi occupo più di questa squadra. Vedremo cosa faranno». Hai in mano un'alternativa? «È una sciocchezza colossale. Sono arrivato a questa soluzione con grande sofferenza». Ti vedremo al Palazzetto come tifoso? «Questo non lo so, non credo. Continuerò a vivere qui e a tifare Top Volley. È una squadra che porto nel cuore». L'anno prossimo Latina avrà ancora una squadra di A1? «Spero di sì. La città lo merita. I tifosi lo meritano».

Elisabetta Rizzo