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Latina. Maggioranze birichine. Marco Napoli: «Almeno per il prossimo anno i nostri politici devono far finta di aver messo la testa a posto»
«Ormai è da tempo che i cittadini di Latina assistevano
ad una sceneggiata in tre atti in stile napoletano,
forse per il luogo dove si è svolta, Roma, meglio dire
una commedia all’italiana stile anni 60». Scrive Marco Napoli,
dirigente provinciale del Msi: «Ma aimè
invece di trovarsi di fronte Aldo Fabrizi o il grande
Albertone si sono dovuti sorbire i nostri tristissimi
politici. Prima Fazzone che tuona contro Zaccheo ma
poi fanno pace con tanto di ditino e giurin giurello;
poi la guerra Mochi e Cirilli e qui, già gli
spettatori si erano organizzati con tanto di patatine
e popcorn pronti a godersi lo spettacolo sperando in
qualche colpo di scena finale...e invece tutto si è
tramutato in un vero flop. Una bufala insomma del
resto noi siamo i produttori per eccellenza!!!!
Stesso copione, stesso finale e l’ennesima riprova
dell’inconcludenza dei nostri politici. Eppure sono
sempre pronti a rivendicare poltrone, a sottolineare
l’importanza di qualche voto in più per prendere il
controllo nella stanza dei bottoni....è inutile tanto
a Roma decidono e a Latina si dice solo "signor sì".
Capita poi che alle volte la legge elettorale non dia
più posti sicuri!!! E allora tra i due posti vista
l’incompatibilità il nostro caro sindaco, opta per
quello sicuro di primo cittadino, lasciando libero
quello alla camera (forse per questo che Cirilli ha
fatto tutto questo casino) mentre Fazzone, si
accontenterà per il momento di contare un po’ di più
al comune. E vissero tutto felici e contenti.
Ma i cittadini?
Speriamo che questa pace porti la Giunta Zaccheo a
dedicare il giusto tempo alla nostra terra sperando
che grazie all’intercessione del pentito Fini che ha
messo pace in An e della benedizione dell’onnipotente
Silvio finalmente si cominci a lavorare per la città.
Avremo finalmente una maggioranza meno biricchina e
tutta unita (cosi dicono) che potrà finalmente
rispettare gli impegni presi e poi manca poco più di
un anno alle elezioni qualcosa si deve pur fare per
non perdere voti».
Mauro Cascio
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