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Latina. An, pace fatta. Riccardo Pedrizzi: «Quando litigavamo io e Zaccheo avevamo il buon senso di non farlo sapere alla stampa»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Riccardo Pedrizzi, nominato da Gianfranco
Fini commissario straordinario di An. Era necessario un commissario per risolvere
la situazione di crisi? «Mi ha fatto questo regalo Fini, è una bella patata bollente.
Certo, era necessario perché il dibattito era travalicato oltre i limiti del buon gusto.
E siamo usciti sui giornali.
Nel passato quando si litigava – anche io e Zaccheo – non si è mai usciti sulla stampa».
Mochi-Cirilli, quale è stato l'elemento scatenante? «Io penso vi sia un differente
organizzazione del partito, anche dal punto di vista caratteriale. Non ci sono divisioni
di carattere ideologico o dottrinale, perché ambedue fanno riferimento alla destra
sociale. L'intervento di Fini però è stato necessario». Ma tardivo? «Vedete, alle volte
in politica le dinamiche hanno bisogno dei loro tempi. In politica mai dire mai.
Ora abbiamo l'impegno di questa sfida determinante, col centrosinistra, che secondo
me sarà anche terribile. Siamo consapevoli di essere il traino di questa grande
battaglia che si può vincere. E qui a Latina stiamo partendo bene. Coinvolgeremo
anziani, donne, bambini. E abbiamo in cantiere grandi iniziative». Un elettore
che crede fortemente An potrebbe oggi essere dubbioso su An dopo questi litigi?
«Questa crisi non ha fatto bene all'ambiente dei nostri elettori e dei nostri
simpatizzanti. Ma non credo ci possano essere conseguenze più gravi. Ricordiamo
che non siamo i soli ad avere i problemi. Recentemente si sono sciolti due
enti che tradizionalmente sono sempre state di sinistra, penso a Roccasecca e a Norma.
Ripeto: non ha fatto bene. Ma abbiamo il tempo per recuperare». E rientra Spolon...
«Sì, abbiamo chiuso su questa storia. Riprenderà il posto oggi. Spesso ci sono
sovrapposizioni tra amministrazione e politica». E ora dialogo e apertura...
«Con tutti. Io come sapete sono un polista convinto. In questa situazione
si vince se siamo tutti assieme, con un premier come Berlusconi e con il vicepremier
che fa la sua corsa. Con Casini abbiamo tre attaccanti di sfondamento. Possiamo
operare molto bene. Sul piano del nostro territorio avremo la massima collaborazione».
Elisabetta Rizzo
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