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Latina. Io sto con Barbareschi. Roberta Colazingari: «Lasciatelo lavorare». Domani online lo speciale sul Gran Galà della Fondazione...
"La cultura la crei riorganizzando uno spazio come questo". È questa la frase da cui si +
deve partire per rimettere in piedi il nostro teatro. Questa è la frase che andava
estrapolata dall’intervista rilasciata su ParvapoliS dal direttore artistico Luca
Barbareschi. Di solito un giornalista non si schiera, ma scusate se pecco, questa è
la città in cui sono nata: è la mia città.
Polemiche sterili e stupide quelle di questi giorni. Possibile, mi chiedo, che ogni volta
che qualcuno tenti di osare un cambiamento venga preso per matto completo? Credo, anzi
ne sono fermamente convinta, che Barbareschi con le sue dichiarazioni voleva dare una
scossa al "nostro mondo artistico locale". Ha ragione: un teatro non può ospitare
"finti maestri dell’arte", "pseudo attori" e "attorucoli locali". Nessuno ha capito
che era una spinta a guardare al futuro, una spinta per incentivare gli artisti locali
a crescere. Sono tutti bravi a criticare. Ricordiamo
che le critiche devono essere costruttive.
Ah, un’altra frase importante va sottolineata dell’intervista: "Io penso che, trovate le risorse – spiega ancora Barbareschi - bisogna creare una compagnia fissa e creare prodotti che piacciano e provare a confrontarsi col mercato". E secondo voi Barbareschi andrebbe cacciato e messo al bando per questo?
Il Teatro di Latina deve crescere, uscire dai confini e questo è l’unico modo. Basta polemiche e lasciatelo lavorare il direttore. E domani, su ParvapoliS, lo speciale sul Gran Galà. E la replica alle polemiche di questi giorni di Barbareschi.
Roberta Colazingari
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