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Classifica del Sole-24 Ore, non è tutto oro ciò che luccica

Arriva puntuale, redatta dal prestigioso quotidiano economico, la classifica sulla “qualità della vita”, edizione 2000, con tutte le province italiane affiancate dal punteggio finale. Per quanto riguarda Latina già iniziano i primi salti di gioia: dal 95° posto dello scorso anno si arriva all’83° della prima edizione del nuovo millennio. Ma è davvero giustificata questa gioia? In apparenza sì, di certo le necessarie manipolazioni aritmetico-statistiche, senza volerlo, rischiano di trarre in inganno. Sorprese o conferme, dipende dal lato cui si analizzano, riservano alcuni indicatori, delle sei categorie, che hanno una forte incidenza sociale, magari “leggendoli” dal 95 ad oggi. CLASSIFICA GENERALE. Negli ultimi cinque anni la posizione è oscillata dal 90° posto al 95°, si potranno fare i salti di gioia solo quando si centrerà una posizione migliore del 79° posto raggiunto nel 1996. TENORE DI VITA. Parte bassa della classifica, 69° posto, come negli anni 95 e 96. I pensionati, da allora, guadagnano sempre meno, oggi 913.000 lire, cinque anni fa circa un milione. Anche gli stipendi non sono dei migliori, circa 36 milioni. Il futuro preoccupa, tanto che i premi per le polizze vita sono più che raddoppiati dal 95 ad oggi, da 197.500 a 556.000 lire. AFFARI E LAVORO. Ora al 74° posto, migliore dell’89° del 1995 ma peggiore del 61° del 1997. La provincia di Latina registra un certo fermento imprenditoriale, gli fa compagnia la Capitale, perché si registrano 10 imprese ogni 100 abitanti. Per ciascuna di queste nuove iscrizioni altrettante imprese cessano la loro attività. Purtroppo, però, per ogni 1000 imprese registrate ne falliscono circa 37, erano 30 nel 1995. Solo crisi? Da non sottovalutare anche il gioco delle “cartiere”, che sta attirando l’attenzione particolare della nostra Guardia di Finanza, il quale permette con i fallimenti pilotati di evadere le tasse. Attenzione perché la “fregatura” gira, ammonta a circa 85.000 lire l’importo medio dei protesti per abitante. Peggio di Latina solo Napoli, Roma, Avellino e Asti. Si spera in una maggiore onestà perché nel 1996 la media era di 323.000 lire. SERVIZI E AMBIENTE. Rispetto al passato, 97° posto nel 1997, le cose migliorano andando all’82° posto. L'ecosistema urbano provinciale, con un indice di 48,9 fornito da Legambiente, si pone a metà classifica. Il nuovo indicatore della “stabilità del tempo” dichiara Latina tra le province dove si verifica l’escursione termica più bassa tra i mesi estivi e invernali. Bel tempo tutto l’anno. Zone basse per quanto riguarda gli incidenti stradali, dove se ne verificano nove ogni mille auto circolanti. Crisi nel mondo giudiziario, 60 procedimenti civili ogni mille abitanti rappresenta l’arretrato dei nostri giudici. Secondo le affermazioni del ministro di Grazia e Giustizia Piero Fassino, recentemente in visita nel capoluogo, entro la fine dell’anno arriveranno, in Tribunale a Latina, nuovi giudici e personale amministrativo. Calerà l’indicatore nei prossimi anni? CRIMINALITÀ. Dall’89° posto del 1996 si va al 96° del 2000, passando per il 100° del 1997. Niente illusioni. Aumentano gli appartamenti svaligiati (ogni 100.000 abitanti): 580 oggi, nel 1996 erano “solo” 514. Lo stesso vale per i furti d’auto: 560 contro i 535 di quattro anni fa. Il consiglio è di migliorare i sistemi d'allarme. Eppure l’indice riguardante le forze di polizia, comparazione tra prestazioni e dotazioni dei vari organismi in provincia, mette Latina a metà classifica. Si deve fare di meglio. Anche per prevenire le rapine e la microdelinquenza, con i suoi borseggi e scippi, specie in danno degli anziani. Da 104,92 borseggi e scippi denunciati nel 1997 oggi si arriva a 167. POPOLAZIONE. Si può gioire con l’11° posto. Confermata la tendenza che nella provincia pontina si muore poco: 8 sono i decessi ogni 1000 abitanti; 6 i suicidi, tentati e non, ogni 100.000 abitanti. Relativamente pochi i divorzi. TEMPO LIBERO. Leggero miglioramento, con il 67° posto, considerati il 71° e 75° posto del 1996 e 97. Stabilità per il settore sport e libri, con 8 palestre e 7 librerie aperte ogni 100.000 abitanti. Aumenta, seppur di sole 400 lire rispetto agli anni precedenti, la spesa pro capite per gli spettacoli musicali e teatrali con 4.499 lire. Stabile quella per gli spettacoli sportivi a 1.600 lire. In leggero calo la nascita di nuove associazioni culturali e ricreative. Questi dati si possono confutare come meglio si crede. È vero che quest'anno sono stati utilizzati in alcuni casi indicatori diversi rispetto alle precedenti classifiche. I politici rassicurano. Alla fine la provincia di Latina rimane sempre in bassa classifica.

Remigio Russo


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