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Latina. Liberali e radicali con Berlusconi. Benedetto Della Vedova: «È nella Casa delle Libertà la nostra collocazione politica naturale»
"Una scelta radicale e liberale per la Casa delle Libertà" recita la locandina appesa al
muro nella sede dei Riformatori Liberali, in un palazzo signorile del centro di Roma.
«È questo il nostro manifesto politico», spiega Marco Taradash, radicale di vecchia data
e portavoce del nuovo soggetto politico. «Sono convinto», afferma Benedetto Della Vedova,
che dei Riformatori Liberali è presidente, che ci siano ampi spazi per le politiche radicali
nel centrodestra, che resta un magma ancora indefinito, ma che ha un corpo elettorale
composto da un gran numero di persone che vogliono le riforme liberali. È per questo che
siamo convinti che solo il centrodestra con Berlusconi sia la sede giusta per sostenere
le nostre richieste e le nostre proposte liberali e liberiste sui temi socio-economici,
così come già ha fatto in politica internazionale. Non può essere certo Prodi, leader di
uno schieramento composito e conservatore, il nostro punto di riferimento. Non ce la
siamo sentita - aggiunge - di seguire Marco Pannella, che ha scelto di appoggiare il
centrosinistra, forte dei sondaggi elettorali, di venir meno alla nostra impostazione
liberale e liberista, e abbiamo preferito, piuttosto, confermare le nostre scelte. Non a
caso abbiamo adottato come simbolo un salmone che risale la corrente».
Taradash sottolinea poi la linea di "smarcamento" dalle altre formazioni del centrodestra:
"La politica italiana sembra in questi giorni monopolizzata da uno scontro tra “guelfi” e
“ghibellini". È in atto uno scontro alimentato proprio da coloro che da questo
scontro traggono il massimo di utilità, i neoguelfi e i neoghibellini; con il
terzo, la Chiesa Cattolica italiana, che “gode” di un’attenzione mai ricevuta negli
ultimi decenni. In questo scontro tra clericali ed anticlericali non ci riconosciamo,
convinti che la nostra laicità sia un elemento di forza in un momento in cui la
politica mostra tutta la propria debolezza”.
Marco Taradash, Benedetto Della Vedova, Peppino Calderisi e Carmelo Palma lanciano,
perciò, il loro progetto politico, che sarà al centro della prima assemblea nazionale
del movimento, ieri a Roma. All’evento ha partecipato lo stesso Silvio Berlusconi,
che alla formazione politica ha dato il battesimo lo scorso 6 ottobre.
Elisabetta Rizzo
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