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Latina. Latinart, un nuovo modello di sviluppo locale. Michele Fabietti: «L'innovazione della piccola impresa è la crescita del territorio»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Michele Fabietti. Presso il Rose Hotel di Latina si è svolto l’incontro pubblico promosso da Latinart sul tema “L’innovazione della piccola impresa è la crescita per il futuro del territorio”. Una sorta di “laboratorio partecipato”, accompagnato dallo svolgimento dell’assemblea degli associati di Latinart, al quale hanno partecipato istituzioni, banche, associazioni culturali e imprese. Un modo per ripercorrere i primi passi mossi dall’associazione, a quasi un anno dalla sua costituzione (15 dicembre 2004). «Nel primo anno di vita di Latinart – sottolinea il presidente Michele Fabietti – abbiamo avviato una serie di sperimentazioni e di test sul campo per capire se potevamo essere all’altezza e chiedere al territorio, alle istituzioni e alle imprese l’interesse e la capacità di sostenere un nuovo modo di sviluppo locale. E il nostro primo obiettivo è la provincia di Latina». Nell’assemblea degli associati è stata approvata la nomina di due vicepresidenti dell’associazione, Claudia Bartolomei e Andrea Baldas, ed è stata ufficializzata l’operatività di una sede romana di Latinart. «Avendo in mente l’impegno dello sviluppo responsabile dell’impresa, riferimento comune a tutte le nostre attività – afferma Claudia Bartolomei - pensiamo da un lato di lavorare con le istituzioni alla formulazione di un nuovo modello di sviluppo e dall’altro di promuovere una cultura d’impresa che possa aiutare le aziende a cogliere quest’opportunità». Agli aderenti è stato illustrato anche un primo esempio degli sforzi di Latinart nel solco delle sinergie istituzionali. Il presidente Michele Fabietti ha ricordato la proposta avanzata al Comune di Latina, qualche settimana fa: nella necessità di attivare un nuovo asilo nido comunale vicino la zona del cimitero – viale kennedy – Latinart ha proposto di sensibilizzare alcune imprese locali, a partire dalle imprese commerciali del quartiere, per favorire la fornitura di quell’arredo che attualmente non ha copertura finanziaria. «Anticipare questa spesa - commenta Fabietti – diventerebbe azione di marketing sociale con benefici nel lungo periodo, da parte delle imprese sponsor (azione simile all’abbellimento delle aree verdi della città) mentre da parte dell’Amministrazione comunale si avvierebbe un investimento in cantiere, anticipandone la realizzazione di qualche mese».

Andrea Apruzzese