Parvapolis >> Politica
Latina. Comunisti senza falce e martello. Alberto Cardosi: «Un vasto dibattito all'interno del partito che ci fa fare i conti con la storia»
«In relazione all' articolo pubblicato da alcune testate locali sulle posizioni della Federazione Provinciale del PdCI di Latina nei confronti delle recenti dichiarazioni del Presidente Cossutta, volevo comunicare che la paternità è da attribuire alla Segreteria Provinciale e non al sottoscritto (Segretario della Sezione di Latina).
Tra l'altro cogliamo l'occasione per definire quale sia, invece, la posizione della Sezione di Latina in merito alla "questione Cossutta"». Scrive Alberto Cardosi:
«Riteniamo che le recenti dichiarazioni del Presidente sul comunismo (così come le hanno poste i giornali nazionali ,cui sono seguite ampie delucidazioni ) possano comunque servire, con le dovute attenzioni interpretative, da profondo stimolo per una continua ricerca storica, politica e culturale nel nostro partito. Il tema dell'attualità del comunismo del resto (soprattutto in Europa, oggi) circola da tempo su vari livelli e in molti ambienti. Come partito non possiamo glissare un dibattito di portata storica reagendo a queste forti dichiarazioni con istintivi sbigottimenti o slogan sul "comunismo ancora vivo", soprattutto se queste vengono dalla figura più autorevole del nostro partito. Anche perchè la realtà, che ci piaccia o no, è più complessa: oggi su circa 190 nazioni al mondo quattro sono comunisti e, tra questi, la Cina sta subendo modifiche di portata mondiale. A questo va aggiunto (in Italia) il mutamento (in direzioni condivisibili o meno non importa) che alcuni partiti stanno avendo al loro interno: la Rosa nel Pugno, l'ipotesi di Partito Democratico, Rifondazione e i suoi rapporti con la Sinistra Europea. Quindi ben vengano anche per noi degli stimoli, riconoscendo sempre al pensiero comunista una carica alta, ideale, la base teorica di partenza per una idea diversa di società, cosa che molti partiti sembrano ormai non elaborare più con organicità ma si limitano a partire dai punti programmatici.
Per quello che riguarda le ulteriori osservazioni del Presidente Cossutta sul simbolo e sulla lista, la questione è più legata ad una analisi della oggettiva forza del PdCI in questa fase storica e alla nuova legge elettorale. Le ultime dichiarazioni di una lista unitaria con altre formazioni al Senato ( il cui sbarramento è al 3%) rende chiaro che l'obiettivo è di vedere seduti, in Parlamento, esponenti del nostro partito pena una assurda esclusione dalla rappresentanza».
Mauro Cascio
|