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Latina. Espropri allo Scalo, ancora nessun indennizzo. Domenico Di Resta: «Stiamo tentando di recuperare i ritardi della giunta precedente»
In relazione alla vicenda degli espropri per la realizzazione della nuova S.S. 156 Monti Lepini, "comprendo le preoccupazioni degli agricoltori; per questo la Regione si è attivata da subito per recuperare i ritardi dovuti all’impostazione sbagliata data dalla precedente Giunta Regionale". Scrive il consigliere diessino Domenico Di Resta:
«Ciò a cominciare dalla definizione di un progetto, che è utile e che va realizzato ma che, fin dal principio, poteva e doveva tenere in maggior conto, la salvaguardia delle attività agricole.
Che la Regione non sia stata ferma in questi mesi lo sanno bene gli stessi agricoltori che sono riusciti a raggiungere un accordo sulle indennità espropriative.
Dopo le rassicurazioni fornite dall’Assessore Astorre, in occasione della visita del 2 Dicembre scorso, abbiamo promosso un incontro con le Associazioni agricole, il Sindacato e il sottoscritto per approfondire la situazione e in quella sede l’impegno ribadito è stato quello di procedere al pagamento degli indennizzi per gli agricoltori che avevano raggiunto l’accordo a cominciare dalla fine di Gennaio ed i primi di Febbraio.
L’impegno assunto in Dicembre resta confermato anche alla luce di un ulteriore colloquio che ho avuto con l’Assessore ai lavori Pubblici e con il dirigente competente.
La prossima settimana questo punto verrà ulteriormente ed ufficialmente ribadito in un incontro che sarà concordato con l’Amministrazione Comunale, le Associazioni Agricole ed una rappresentanza del Comitato degli agricoltori.
Nel frattempo, come l’Amministrazione Comunale sa, mi sono attivato per apportare al progetto (nel II Lotto) quelle modifiche necessarie a risolvere impatti negativi dell’opera sul territorio di Sezze, a migliorarne la qualità e funzionalità; tanto è vero che nelle prossime settimane sarà convocata la Commissione LL.PP. della Regione per assumere le determinazioni conseguenti.
Alla luce di quanto accaduto ed affermato ritengo siano utili le sollecitazioni ad accelerare i tempi per la soluzione ai problemi ma ritengo inammissibili e strumentali gli interventi di chi, nel corso di questi anni, ha progettato opere infrastrutturali senza tenere in alcun conto le esigenze delle imprese agricole e del territorio.
Dal canto nostro continueremo a lavorare nella direzione degli impegni assunti e nei tempi promessi».
Mauro Cascio
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