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Sezze. Raddoppio della Monti Lepini, un incontro tra Regione e Coldiretti per chiedere chiarimenti ed impegni. Soddisfatto Di Resta

Si è svolto questa mattina presso l’Assessorato Regionale Lavori Pubblici e Politiche della Casa un incontro urgentemente richiesto dalla Coldiretti con l’Assessore Regionale Bruno Astorre per definire meglio i termini dell’urgente problematica degli espropri dei terreni delle aziende agricole site nel Comune di Sezze ed interessate dal passaggio del tracciato del “raddoppio” della 156 Dei Monti Lepini. All’incontro la Presidente Provinciale Coldiretti Daniela Santori e il Direttore Enzo Galetto hanno invitato a partecipare, oltre al Presidente Coldiretti Lazio Dott. Massimo Gargano, anche i Consiglieri Regionali del territorio pontino ed espressione della maggioranza di governo regionale Claudio Moscardelli e Domenico Di Resta già, peraltro, da tempo impegnati nella risoluzione della delicata ed annosa questione. L’Ass. Astorre ha assicurato al tavolo di incontro la presenza del Dirigente dell’Assessorato Dott. Meiattini e dei suoi collaboratori Dott. Paoluzzi e Dott. Di Bona. Come sempre in questi casi la realizzazione di grandi opere infra-strutturali avviene solo con il sacrificio dolorosissimo delle strutture aziendali agricole, in quanto in massima parte i terreni interessati a procedure di esproprio sono proprio solo quelli a “destinazione agricola”e sede di innumerevoli attività del settore agricolo. A questo si aggiunge che la normativa per le espropriazioni per pubblica utilità effettuate in zona agricola è stata in Italia sempre storicamente di natura vessatoria e del tutto inadeguata a risarcire i danni subiti dalle aziende agricole sia riguardo i tempi di pagamento che l’entità dei relativi importi. A dire il vero delle importanti novità positive e risolutive di questi gap sembrerebbero introdotte dal Nuovo Testo Unico in Materia di Espropriazione per Pubblica Utilità emanato con Decreto Presidenziale N°327 del 2001 e divenuto operativo a partire da Gennaio 2003, ma la sua concreta applicazione è tutta da verificare sul campo. In questa situazione di profonda indeterminatezza si spiegano le forti tensioni manifestatesi in questi giorni di avvio dei lavori per la realizzazione del II° lotto della S.S. 156 tra gli agricoltori colpiti, l’impresa realizzatrice e la Regione Lazio. Il risultato del tavolo di lavoro è stato, pertanto, che la Regione Lazio ha chiarito e si è impegnata nei seguenti punti e termini: o Per gli agricoltori interessati a sottoscrivere accordi bonari per la cessione volontaria: la Regione Lazio invierà la propria determinazione dell’indennità di esproprio tenendo conto delle osservazioni presentate dalle parti. Coloro che intendono accettare l’offerta riceveranno da parte dell’impresa esecutrice dei lavori, alla sottoscrizione dell’accordo, l’80% del valore determinato. Il rimanente 20% verrà erogato alla sottoscrizione davanti il notaio dell’atto di cessione volontaria degli immobili. L’atto di cessione avverrà trascorsi gli stretti tempi necessari (non più di 4-5-mesi) alla redazione del frazionamento e all’accertamento dell’inesistenza di vincoli sui terreni stessi. Per coloro che non ritengono congrua l’offerta effettuata dalla Regione si procederà immediatamente alla nomina di una commissione arbitrale a cui è demandata la nuova determinazione dell’indennità entro il tempo massimo di 30 giorni. La Regione ha assicurato che l’impresa aggiudicataria dei lavori pagherà l’acconto pari all’80% dei primi indennizzi a coloro che hanno già accettato l’offerta al massimo tra i prossimi 15-20 giorni. L’Assessore Astorre ha dato, poi, la sua piena disponibilità a completare la definizione del famoso “Accordo quadro sulle procedure e le metodologie da adottare per il calcolo degli indennizzi da attribuire ai proprietari concordatari degli immobili necessari per la realizzazione delle infrastrutture stradali inserite, quali opere strategiche, nella Legge Obiettivo 21 Dicembre 2001 – N°443” che era stato delineato su quello già operativo per il Passante di Mestre nel Veneto. A tale scopo è stato fissato un incontro tecnico con le Organizzazioni di Categoria per il prossimo 17 Gennaio.

Mauro Cascio


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