Parvapolis >> Politica
Latina. Commissione Trasparenza. La Fiamma chiede a Visari: «Quanto guadagna un consigliere?». Pannone: «Basta recarsi in Comune»
Una lettera aperta del MS - Fiamma Tricolore a Mauro Visari, presidente della commissione trasparenza in nome
del "diritto del cittadino contribuente" a conoscere come vengono spesi i soldi pubblici.
«Vista l'alta e morale funzione della commissione da Lei presieduta, non vi sarà problema alcuno
da parte sue a rendere noti i compensi del 2005 di tutti i consiglieri comunali, a fare richiesta
ufficiale al sindaco perché faccia pubblicare sugli organi di informazione un estratto
significativo del bilancio 2005». Non si fanno attendere le risposte. Osserva Giuseppe
Pannone, consigliere della Margherita: «In una ormai famosa gag televisiva durante “Canzonissima” Totò si chiedeva: ”chissà questo … dove vuole arrivare?”!!!
L’epiteto l’ho saltato, per non essere frainteso, ma, quando ho letto il volantino (“lettera aperta al presidente della commissione trasparenza”) è stato più forte di me, mi è venuto in mente il Principe della risata.
Certo, le richieste si possono ritenere legittime, ma osservo che il metodo sia quantomeno poco trasparente. In primo luogo, è noto che gli atti della commissione, essendo pubblici, sono totalmente accessibili ad ogni cittadino. E’ altresì noto che per conoscere i compensi dei Consiglieri è sufficiente accedere presso l’apposito ufficio del Comune (vi è un obbligo di pubblicità sancito dalla legge).
In relazione alle spese di rappresentanza del Sindaco, la domanda sarà girata al Primo Cittadino, che potrà all’uopo anche utilizzare il giornalino municipale (che non dovrebbe essere un mezzo di propaganda, ma un supporto per la trasparenza).
Per quanto riguarda lo “stile” adottato, rilevo, semplicemente che il Presidente del Consiglio ha già fatto scuola: usare le istituzioni per scopi pubblicitari.
Ritengo che la Commissione trasparenza (nella quale sono appena entrato) possa avere un ruolo di cerniera tra i comportamenti e gli atti dell’amministrazione ed i cittadini che se ne sentano lesi, uno strumento di chiarezza al servizio di quest’ultimi. Proprio per la sua specifica natura, non deve essere equiparato a struttura di controllo stragiudiziale né, tantomeno, a mezzo di battaglia partitica. In tal senso il mio impegno sarà per contribuire a dare maggior utilità possibile alla commissione.
In ultimo, vorrei chiarire che ho dovuto replicare alla lettera con un comunicato stampa, solo perché la missiva (in verità un volantino) era talmente aperta da non recare alcuna sottoscrizione né l’indirizzo del mittente: alla faccia della trasparenza!».
Maurizio Camerata
|