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Latina. Chi ha paura del PRG? Dopo Cappelletti, l'intervento di Giorgio De Marchis: «Zaccheo sciolga questo nodo prima dei piani di recupero»

La CdL del Comune di Latina ha proposto, nel corso della Commissione Urbanistica del 27 gennaio, di affrontare il tema urbanistico inerente il centro storico, meglio conosciuto come R0. Occorre ricordare che dal 1972 nessun piano urbanistico attuativo è stato proposto per l’R0. Scrive Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra: «Dopo oltre 30 anni si decide di intervenire, tuttavia lo strumento che si sceglie non è quello che tutti si aspettavano, ovvero il Piano particolareggiato, bensì il Piano di Recupero. Il Piano di Recupero consente di intervenire su ambiti specifici, addirittura su singoli edifici particolarmente degradati, senza ricorrere alla pianificazione attuativa generale. La soluzione proposta sembra essere troppo parziale, mirata più a risolvere singole istanze dei privati che a rispondere alle questioni generali aperte sul Centro storico. In Commissione abbiamo espresso apprezzamento per le linee guida inerenti il rilancio del centro storico, che passano per una ripresa della residenzialità e per la dislocazione verso altri ambiti degli uffici direzionali. Abbiamo anche detto che i problemi urbanistici “evidenti”, come il Key, vanno affrontati e risolti sul piano politico-urbanistico. Però ci sembra che lo strumento scelto dalla amministrazione comunale rischi di non essere adatto per affrontare la problematica del centro storico in modo adeguato. Questo è ancora più evidente se consideriamo l’oggetto dell’incarico conferito a Wilmotte che serve più che altro a risolvere problemi di natura estetica piuttosto che urbanistici. Infine va segnalato che è iscritto all’O.d.G. del Consiglio Comunale il punto inerente la “verifica dei piani urbanistici comunali e l’ipotesi del nuovo PRG” richiesto dalle opposizioni, che verrà discusso in una seduta monotematica entro la metà di febbraio. Sarebbe auspicabile che eventuali decisioni rispetto agli strumenti urbanistici da adottare, siano essi PPE o Piani di Recupero, vengano assunte solo dopo che il Consiglio Comunale avrà sciolto, una volta per tutte il dilemma sul nuovo PRG».

Mauro Cascio


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