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Latina. Atleta dell'anno. Mario Somma: «Mi dispiace dell'esonero. Non fosse altro perché l'anno prossimo non potrò vincere più questo premio...»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Mario Somma, atleta dell'anno 2005. Una stagione importante, sei l'allenatore più premiato e vincente. Oggi un nuovo premio ma in un momento della tua carriera, l'esonero, un po' meno felice. Fa parte del gioco... «Sì, gli ultimi due anni sono stati anni incredibili. In pochi mesi sono arrivato ai vertici della massima serie del campionato di calcio. Poi, la competività degli avversari è tremenda. E mi sono trovato bruciato in questo senso. Ricomincio adesso con più umiltà e questo vorrà dire che l'anno prossimo non vincerò il premio, visto che erano quattro anni consecutivi che lo portavo a casa». Però Latina ti è riconoscente... «Sono io che sono riconoscente a Latina. Ci sono le mie radici, i miei amici e mio fratello che non perde domenica, così come un gruppo di affiatatissimi e fidati compagni che vengono a vedere le mie gare». Ma il vero segreto di Mario Somma è la sua famiglia: la moglie Carmen, il figlio Michele e la figlia Manuela... «Vero». Mario Somma inizia la sua carriera fra i dilettanti della Pro Cisterna, dopidichè affronta esperienze simili in altre squadre: Terracina, Baracca Lugo, Potenza e Albalonga. Gli viene affidata poi la Cavese, che porta in C2. Si ripete l'anno successivo (2004) ad Arezzo, dove conquista la B. Passa subito dopo all'Empoli, con cui nel 2005 arriva secondo in serie B, ottenendo la promozione in serie A.

Alessandro Zaffarano