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Latina. Doolin Street. Lutto nel mondo della cultura per Romano Mussolini. Maria Corsetti: «Ci chiamano fascisti, ma a noi piace la musica...»
Nella notte di ieri è morto un grande pianista jazz, Romano Mussolini. Una volta l’anno, veniva a suonare al Doolin. Due anni fa ho comprato il suo cd e me lo sono fatto autografare. Quando lo intervistavo era sempre molto cordiale, quando suonava dava proprio l’impressione di amare la musica.
Incidentalmente Romano Mussolini era anche uno dei cinque figli del duce e padre di Alessandra, nata dal matrimonio con Maria Scicolone, sorella di Sofia Loren.
Quindi tutta la stampa nazionale – che, almeno relativamente all’Agro Pontino, ha chiuso i libri di storia alla pagina in cui è stata fondata Littoria - sarà sicuramente convinta che ad accorglierlo al Doolin c’erano truppe di giovani in camicia nera e per una sera invece del jazz si cantavano in coro le canzoni del ventennio.
Gli sembrerà strano a ‘sta gente apprendere che Romano Mussolini veniva accolto per quello che era, un grande musicista. Certo, magari nelle interviste una domanda su cosa provava a venire nella città fondata da suo padre ci sarà anche scappata, ma per il resto si è sempre parlato di musica.
Pensate che l’anno scorso a nessuno è venuto in mente di chiedergli qualcosa della figlia Alessandra, che qui a Latina nel 2004 è stata eletta consigliere provinciale.
Continuano a chiamarci fascisti, a noi piace la musica.
Maria Corsetti
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