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Latina. Auditorium. Giuseppe Pannone (Margherita): «Zaccheo non conosce il testo della delibera (del resto era assente)». Un'altra "stecca"?
Il Sindaco Zaccheo sembra aver preso un’altra “stecca”. Spiega Giuseppe Pannone, consigliere comunale della Margherita:
«A margine della conferenza stampa del 4 febbraio, il Sindaco ha dichiarato “… confermo che ho presentato un progetto che è agli atti: l’auditorium si farà”.
Pare, infatti, che l’amministrazione comunale abbia inviato alla Regione Lazio un elaborato in cui sarebbe prevista la biblioteca e (udite, udite) l’auditorium con lo scopo di “intercettare fondi”.
Non si comprende il senso di tali affermazioni, visto che agli atti del Comune esiste un solo deliberato di Giunta con il quale si approva uno studio di fattibilità per la “riqualificazione dell’immobile ex Consorzio Agrario di via Don Minzoni”, nel contesto del quale non è previsto alcun auditorium, anzi nel documento il termine musica non è affatto menzionato. E’ vero c’è la biblioteca, ci sono anche spazi espositivi, sala polivalente (sala stampa e sala conferenze di 300 posti) ma poi si prevedono caffetteria, coffe room, roof garden, ristorante, spazi commerciali e spazi direzionali/commerciali. Lo studio è destinato, in realtà, a dare avvio ad un procedimento di project financing ai sensi della L. 109/94, per il quale i privati acquisiranno per almeno 30 anni la completa disponibilità di non meno di 1/3 degli immobili oggetto dell’intervento.
È evidente che l’On. Zaccheo non conosce il contenuto della delibera (d’altronde era assente), né ha compreso la portata del progetto denominato “Città della Musica”, tanto da confondere una sala conferenze (di cui c’è veramente bisogno!) con un auditorium. E’ chiaro che il Sindaco ha ben poca dimestichezza con la musica, come i suoi collaboratori che, infatti, hanno categoricamente escluso la compatibilità della struttura brevettata dall’Ing. Nervi con le esigenze musicali!
Tra l’altro sembra che Zaccheo non abbia neanche compreso che la somma che verrà stanziata dalla Regione Lazio è sì destinata a finanziare la realizzazione di un auditorium ma all’interno di una più ampia struttura denominata appunto, e non casualmente, Casa della Musica. Non si tratta, in realtà, semplicemente di un luogo per i concerti, ma di una struttura complessa, unica nel centro sud Italia, destinata a dare spazio ai talenti musicali del territorio pontino e non solo; sale prova, biblioteca della musica, sale registrazione, sede delle associazioni musicali, produzione e ricerca musicale, punto di riferimento per i gruppi, le orchestre, le bande, le corali, etc.. Un luogo destinato non solo a dare prestigio alla città, ma a costituire da volano per un rilancio del territorio sia sotto l’aspetto culturale e turistico, sia per le prospettive economiche».
E conclude Pannone:
«Qualcuno si era lamentato del fatto che l’Amministrazione non ascoltasse le proposte che provengono dai Cittadini, rimanesse silente rispetto a tante sollecitazioni. Oggi scopriamo che il Comune non vede neanche le sue stesse carte, e, privo di orecchio musicale, preso da progetti e concorsi sempre più maestosi, se la suona e se la canta».
Mauro Cascio
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