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Latina. Foibe, anche l'MSI in polemica col Comune. Marco Napoli: «Zaccheo avrebbe fatto bene a non promettere». Se ne parla in Europa
Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, nella mattinata del giorno 10 febbraio, sarà presente con una propria delegazione, alle celebrazioni organizzate nel capoluogo dagli Esuli Italiani di Fiume e Dalmazia, in ricordo delle drammatiche vicende che li videro tragicamente coinvolti sul finire della Seconda Guerra Mondiale.
«Come ogni anno, il nostro Movimento rinnova a Latina, come in tutta Italia, la propria attenzione ed il proprio appoggio verso gli Esuli delle terre occupate –afferma Marco Napoli Responsabile comunale della MS-Fiamma Tricolore - un impegno che non si limita alla sola deposizione della rituale corona, ma giunge, grazie al lavoro del nostro Segretario Nazionale On. Luca Romagnoli fino ai banchi del Parlamento Europeo.
Non solo è stata presentata- continua Napoli- un interrogazione parlamentare riguardante l’invalidità degli accordi Italo-Jugoslavi del ‘48 in quanto contrastanti con i precedenti accordi di pace del ’47,la restituzione dei beni illegalmente sottratti agli esuli dagli Slavi e il riconoscimento dello status di “Genocidio Civile” per il popolo Italiano di Istria e Dalmazia, ma tutto ciò è stato riaffermato il giorno 18 gennaio, attraverso una manifestazione popolare, patrocinata dall’On. Romagnoli davanti al Parlamento Europeo».
«Manifestazione entusiasticamente accolta dagli Esuli- conclude Napoli- che ha dato una visibilità internazionale al movimento Giuliano-Dalmata, cosi come affermato dai partecipanti, dopo anni di vergognoso silenzio riconfermando, la disponibilità del MS-Fiamma Tricolore a collaborare nell’eventuali presenti e future azioni in difesa dei nostri Fratelli dell’Italia Orientale e per questo siamo delusi (e non è la prima volta) che la Giunta Zaccheo, nonostante una comunità numerosa di esuli nel comune, ha dedicato pochi manifestini ad una importante manifestazione con scritto “Io ricordo” dimenticandosi, forse delle promesse fatte agli esuli..che vergogna per la città!».
Mauro Cascio
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