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Latina. Città nuove e falsi storici. Di nuovo Antonio Pennacchi: «I sentimenti del prof. Pellegrini non cambiano la sostanza della questione»
Gli “Amici di Eucalipto” sono contentissimi di sapere – come da comunicato-curriculum recentemente diffuso a cura della editrice Novecento – che il prof. Giorgio Pellegrini nutre da sempre sinceri sentimenti di amicizia e piena solidarietà nei confronti dell’ebraismo.
Resta, però, che nel catalogo "Città di Fondazione italiane 1928-1942" viene di fatto operato il grave occultamento del ruolo e delle sorti subite dai professionisti e imprenditori ebrei che più di ogni altro – attraverso la progettazione e realizzazione di Aprilia, Pomezia, Fertilia, Segezia, Arsia, Carbonia ecc. – contribuirono e resero possibile il fenomeno che è fatto specificatamente oggetto di detta mostra e catalogo. Questo occultamento è in evidente contrasto con i sentimenti filo-ebraici di cui sopra. Il prof. Pellegrini, peraltro, risulta essere il curatore della mostra e del catalogo non già dai titoli, bensì dalle sole note tipografiche, mentre da “Nota di lettura”, a pag. 11, si evince chiaramente che il realizzatore e curatore di fatto, colui che ha “pensato” l’opera e ne ha “coordinato i lavori”, è qualcun altro.
Nel prendere quindi atto e rendere giustamente ragione al prof. Pellegrini dei suoi veri sentimenti, si rimane in attesa della sua dissociazione da chi ha esposto la sua firma alla inopinata copertura – oltre che a un’enorme mole di svarioni storico-filologici – anche di questo occultamento.
Antonio Pennacchi
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