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Latina. Aviaria, chi ci crede è un pollo? Gastone Gaiba (Lipu): «Non ci sono pericoli immediati se vengono rispettate le regole indicate»
La diffusione del virus anche nel Mediterraneo era prevedibile e non ci
coglie di sorpresa, ma ciò non significa che ci siano pericoli imminenti
per
la popolazione umana se viene mantenuto il monitoraggio attento e
tempestivo
e se vengono rispettate tutte le misure di sicurezza già indicate -
dichiarano WWF e LIPU in una nota congiunta commentando la recente
individuazione del virus HN51 in due cigni reali trovati morti in
sicilia.
Una delle azioni più urgenti è quella di evitare il contatto diretto tra
animali selvatici e quelli domestici. Sia la LIPU che il WWF, che fanno
parte del Tavolo Ministeriale sull'Aviaria, parteciperanno attivamente a
questi processi decisionali e faranno la loro parte affinché vengano prese
le misure più razionali.
WWF e LIPU daranno come sempre un contributo fattivo sapendo anche che
l'Unione Europea sta monitorando la situazione da vicino, un aiuto proprio
attraverso i nostri rispettivi uffici a Bruxelles.
E sull'origine dei cigni reali: "Probabilmente si tratta di animali
provenienti dalla Russia, ovvero, dall'Nord-Est europeo, che si sono
spinti
fino alle nostre regioni più meridionali proprio a causa delle recenti
ondate di gelo verificatesi nel Nord Europa".
Mauro Cascio
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