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Latina. PMI, come sopravvivere al cambiamento. Sergio Viceconte: «Questi soggetti economici devono affrontare una delicata curva storica»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Sergio Viceconte, Direttore Generale di Confindustria Latina, in occasione del seminario "Le Piccole e Medie Imprese nel terzo millennio: come sopravvivere al Cambiamento", organizzato da Confindustria Latina con Mind Consulting Personal Engineering, nel quadro di incontri per lo sviluppo delle imprese associate, cui hanno preso parte Alessandro Vella, (Responsabile Mind Consulting Lazio Sud), Fabrizio Ciciani (Responsabile Mind Consulting Lazio) e Paola Gallo (Responsabile Risorse umane e selezione Sport 85).
Quali sono nel terzo millennio i problemi delle PMI e come - parafrasando il titolo del seminario - sopravvivere ai cambiamenti?
«Il problema delle Piccole e Medie Imprese italiane (ma direi di tutte le imprese) è fronteggiare un momento delicato della storia dell'economia, che io ho definito "curva della storia", rispetto ad un sistema di mercato globale che si sta sempre più diffondendo. Noi abbiamo una duplice motivazione che ci ha indotto a realizzare questo seminario per i manager delle Pmi associate.
La prima è una caratteristica dimensionale delle imprese da noi associate (il 91% di imprese è al di sotto dei 50 dipendenti), e che ci spinge a lavorare sempre più affinché queste imprese, insieme, riescano a fronteggiare un mercato di competizione e concorrenza sempre più allargato che - da sole - non potrebbero affrontare. È il problema del nanismo imprenditoriale che in qualche modo si sta cercando di superare sia sul piano culturale che sul piano dimensionale. La piccola impresa ha quindi necessità, per crescere, di attuare strategie di apertura diversificate che in qualche modo devono essere accompagnate da processi formativi che noi realizziamo continuamente. La settimana scorsa l'abbiamo fatto per i giovani imprenditori (con "L'azienda nel tempo"), oggi lo facciamo per gli imprenditori titolari di piccole imprese che possono realizzare questa loro crescita soltanto con grossi processi formativi e sicuramente il seminario odierno si colloca in questo ambito.
L'altro aspetto non è solo dimensionale: quando parlo di "curva della storia", voglio dire che gli anni '60 (con il boom della crescita del tessuto industriale), sono ormai finiti, dobbiamo gettarli alle spalle e lavorare per costruire un nuovo processo industriale. Tutto ciò passa attraverso un salto culturale e generazionale di chi gestisce queste imprese: a maggior ragione le risposte si possono trovare in processi formativi che devono lavorare su quelle che sono oggi le risorse fondamentali all'interno delle imprese, ovvero i talenti, le risorse umane, perché certamente ancor di più oggi l'impresa poggia su questi requisiti le possibilità di una competizione e di una presenza sul mercato sempre più difficile».
Il seminario di sabato scorso è stato il primo di una serie di appuntamenti che Confindustria Latina realizzerà in collaborazione con Mind Consulting-Personale Engineering, ed in cui vengono trattati i temi della competitività delle Pmi nel terzo millennio, dell'esigenza di essere drammaticamente diversi per distinguersi in un mercato governato dall'iper-offerta e dall'iper-comunicazione, dell'importanza del capitale intangibile e del capitale emozionale, della leadership, del successo di un'impresa. Le prossime date saranno il 20 maggio (con l'incontro "Creatori di talenti"), 16 settembre ("Il capitale dell'esperienza"), 18 novembre ("Leadership e valori").
Andrea Apruzzese
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