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Latina. Gli insegnanti di Dio. Maria Mantello: «Nominati dalla curia e pagati dallo Stato. Con un mucchio di privilegi rispetto ai laureati»
Non solo sono stati assunti in ruolo dopo essere stati reclutati dal Vaticano. Non solo potranno andare ad insegnare anche altre materie. Adesso, per giunta, percepiranno uno stipendio superiore a quello degli altri docenti. Si tratta degli insegnanti di religione cattolica a cui l’emendamento passato definitivamente alla Camera il 9 febbraio ultimo scorso, in occasione della conversione del decreto-legge 250/05 sulla loro immissione in ruolo, concederà di percepire uno stipendio più alto, con riconoscimento retrattivo ai fini dell’anzianità del servizio svolto in qualità di incaricati annuali dall’ordinario diocesano.
Mentre per tutti gli altri docenti, all’atto dell’immissione in ruolo, lo stipendio è ad anzianità zero e solo una minima parte degli anni di docenza svolti precedentemente andranno ad incrementare le retribuzioni, per gli insegnanti di religione cattolica nulla va perduto. Così, gli anni di precariato, solo per questi particolari “insegnanti di Dio” sono completamente computati ai fini della carriera e della retribuzione. Amen
Maria Mantello
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