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Latina. Casa della Musica, Zaccheo ha scoperto le carte. Mauro Visari: «Stava bluffando, avevamo ragione noi». Il silenzio imbarazzato

«L'altro giorno in Consiglio Comunale si è consumato il prima atto ufficiale dell'Amministrazione inerente il progetto caro al maestro Paradiso e al Comitato da lui fondato, oltre che naturalmente al centrosinistra, denominato "Casa della Musica"». Spiega Mauro Visari: «In Consiglio il Sindaco Zaccheo ha detto a chiare note e finalmente senza infingimenti che non intende destinare i capannoni dell'ex consorzio a casa della musica, bensì, ritiene più opportuna una destinazione a spazio culturale genericamente inteso e direi onnicomprensivo. Insomma, una struttura composita che ospiti dall'auditorium alla biblioteca, passando per sale di registrazione e negozi. È iniziato dunque su queste dichiarazioni lo scontro con l'opposizione che da anni difende la causa della casa della musica. Giova ricordare in proposito che alle ultime amministrative il progetto era inserito nel programma di centrosinistra. Ritengo che la proposta di Zaccheo sia stata posta in modo furbesco e fin troppo demagogico, soprattutto quando sventola le firme degli studenti che chiedono una biblioteca adeguata. Innanzitutto, penso che sia un errore collocare la biblioteca nei capannoni, sarebbe il posto meno opportuno. Essa potrebbe essere collocata più opportunamente in uno dei tanti edifici storici che il comune afferma di voler comprare, come il garage Ruspi o gli ex monopoli di stato. Senza considerare che a mio avviso è praticabile la strada dell'ampliamento degli spazi all'interno dei quali la biblioteca è attualmente collocata. Infine, si potrebbe pensare a ricavare spazi proprio all?interno della cittadella universitaria. Superato il falso problema della Biblioteca, credo che sia giusto decidere una volta per tutte cosa intendiamo fare dei capannoni dell'ex consorzio. La Casa della Musica non sarebbe solo uno spazio ludico ricreativo a beneficio dei latinensi, ma diventerebbe una vera e propria struttura economica, una specie di coverciano della musica. Dunque, se l'idea è quella di proiettare a livello nazionale la fruizione di quello spazio, possono essere compatibili altre destinazioni quali quella commerciale? Crediamo di no! Tuttavia, mi sembra che sia opportuno uscire da discussioni astratte e ideologiche che rischierebbero di vedere contrapposti, secondo l'impostazione di Zaccheo, da un lato i musicisti e dall'altro gli studenti. Una simile impostazione del dibattito sarebbe stupida e lesiva degli interessi di tutti. Mi sembra più opportuno che dalla fase degli annunci si passi a quella dei progetti. Solo così sarà valutabile la compatibilità di diverse attività nello stesso spazio. Ciò che assolutamente contrasteremo è l?accozzaglia informe di cose che non stanno insieme. Lo sforzo sarà quello di costruire un luogo vero e utile al mondo della cultura e della musica in particolare».

Rita Bittarelli


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