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Aprilia. Voto a casa per i malati. Daniele Maughelli: «Una grande iniziativa di civiltà, una battaglia degna della memoria di Luca Coscioni»

«È con immenso piacere, che leggiamo sulla stampa della possibilità del voto dei malati intrasportabili ma va anche detto che entro il 25 marzo, e non oltre, bisogna fare la richiesta con allegata certificazione medica». Scrive Daniele Maughelli, dell'Associazione Luca Coscioni: «Ringrazio, i tanti cittadini apriliani che hanno firmato l'appello al Ministro degli Interni Pisanu di leggiferare come avviene già da anni in tutti i Paesi, per quelle persone ritenuti inutili o forse un peso, ma che se messe in condizioni, potrebbero contribuire alla vita sociale italiana. È con rammarico, invece, che ben pochi tra i politici di Aprilia si siano veramente resi conto dell'importanza della battaglia per gli oltre 12 milioni di italiani malati e che attraverso l'astensione al referendum, dettato dalle gerarchie ecclesiastiche si sia vietata, di fatto, in Italia la ricerca scentifica sulle cellule staminali embrionali. Luca Coscioni era un professore universitario che si accingeva ad andare a correre alla Maratona di New York, quando si accorse del dramma che lo ha portato alla sua morte per soffocamento. Un maratoneta universitario esattamente come il Nostro Sindaco di Aprilia Calogero Santangelo. Il suo appello al voto dei malati intrasportabili, anche se non da iscritto all'associazione che ha il Nome di Luca Coscioni, è un atto dovuto che ci fa enormemente piacere e ci onora oggi, anche ad Aprilia, che si sia aperta una breccia che attraverso la politica si avvicina alle reali problematiche dei cittadini italiani. Forse, troppo spesso, gli italiani ci hanno (in quanto radicali) associati alle esasperanti richieste del Nostro Leader Marco Pannella di legalità, attarverso gli scioperi della fame, scioperi che sono stati deturpati dalla poca informazione, rimanendo, invece, impresso nella mente radicali =sciopero della fame, ma mai comprendendo il motivo del Satiagrà. Anche Luca Coscioni comprese il valore del dare il proprio corpo per la vita degli altri, e con altrettanto rammarico, se non con rabbia, che apprendiamo del Comitato "Scienza e Vita", legato all'astenzione al referendum, oggi, tenta di riaddrizzare il tiro, e chiede al comitato Bio etico di permettere la donazione doppio-eterologa degli embrioni congelati che come erano stati erroneamente detti nei dibbattiti sono appena più di cento (100) quelli che possono diventare dei bambini se adottati, e seppur solo materia da laboratorio, preferiscono che gli altri 29.900 anziché utilizzati per la ricerca scentifica buttati nella spazzatura».

Mauro Cascio


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