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Maenza. Compagnia dei Lepini. Le nuove idee per continuare sulla via dello sviluppo. Giulia Rodano: «Un'idea giustissima investire sul territorio»

«La Compagnia dei Lepini e il Programma STILe sono un esperimento che la Regione segue con molta attenzione. La gestione integrata delle risorse territoriali è la via maestra per lo sviluppo turistico-economico». È l’assessore regionale alla cultura sport e spettacolo Giulia Rodano ad affermarlo nel corso del convegno "STILe locale: i Lepini, un’esperienza di sviluppo integrale" che si è tenuto ieri pomeriggio a Maenza presso il Palazzo Baronale. Dopo i saluti del sindaco di Maenza Francesco Mastracci, ha preso la parola il presidente della Compagnia dei Lepini Giancarlo Siddera che ha ribadito "l’importanza della creazione di un sistema integrato di gestione delle risorse. Per fare questo – ha spiegato - c’è però bisogno dell’apporto di tutti i soggetti pubblici e privati interessati. La Compagnia non è un consorzio di comuni, è una società consortile per azione che lavora in simbiosi con il territorio e le istituzioni. È necessario quindi pensare un accordo di programma serio intorno alla legge 40 per dare seguito alle previsioni di sviluppo. In passato il rapporto con gli enti locali è stato buono ed ha permesso di raggiungere diversi risultati: dobbiamo continuare così". Dopo Siddera ha preso la parola l’amministratore delegato della Compagnia Luigi Campitelli. La sua non è stata una relazione piena di numeri, Campitelli ha puntato l’attenzione sui benefici per il territorio del Programma STILe e dell’attività della Compagnia dei Lepini. «Ogni area, oltre alle risorse artistiche, culturali e ambientali possiede anche un’anima. Un’anima fatta da chi vi opera e vive. Un tempo si sceglieva una meta turistica per i monumenti, per la storia e per l’arte oggi, sempre più persone, cercano le emozioni che i luoghi sanno regalare. La Compagnia ha cercato quindi di portare alla luce proprio quest’entità immateriale». L’intervento della Rodano ha introdotto un’ulteriore spunto di riflessione. «Non solo vedere ma anche fare. Chi si reca per esempio a Roma non ha a disposizione solo le testimonianze di millenni di storia ma può scegliere tra eventi e manifestazioni che contribuiscono di molto a differenziare l’offerta turistica. È importante che tale filosofia sia esportata anche altrove». Per quanto riguarda la ricetta vincete per lo sviluppo locale, la Rodano non ha dubbi: «Puntare su un sistema coordinato di gestione delle risorse investendo molto nella promozione. Le risorse turistiche del Lazio sono ancora poco conosciute. Questo può essere un bene ma è necessario uno sforzo maggiore per far conoscere questi luoghi. Bisogna individuare degli attrattori turistici, ossia dei siti di indubbio interesse, come ad esempio Fossanova e costruirci intorno un’offerta opportunamente calibrata». Come già ricordato, la Compagnia lavora con tutti gli attori che operano sul territorio. Una parte del convegno è stata quindi dedicata proprio a loro. Hanno preso la parola Carlo Patrocini per le Proloco, Margherita Cancellieri per il sistema museale e Tommaso Fanti per i ristoratori. Dopo gli interventi dell’assessore della Provincia di Roma Bruno Manzi e del presidente della XVIII Comunità Montana Quirino Briganti, ha concluso i lavori Domenico Di Resta, presidente commissione regionale turismo, innovazione, ricerca e sviluppo locale. «È importante – ha spiegato – pensare le politiche di sviluppo locale all’interno di un contesto più ampio che tenga conto di tutte le realtà politiche, culturali e tradizionali presenti nell’area. Se non si fa questo, se non si pensano poi gli interventi in ottica di mercato, il sistema stenterà sempre a decollare. È per questo motivi che l’esperienza della Compagnia dei Lepini è più che positiva: la società ha investito sull’intero territorio. Ora bisogna compiere un ulteriore passo, bisogna creare il prodotto "Lepini". La via intrapresa è quella giusta».

Carmen Porcelli


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