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Latina. La voragine economica la pagheranno i cittadini. Giorgio De Marchis (DS): «Irriversibile il fallimento economico di Zaccheo»
La causa della mancata adozione del Bilancio di Previsione 2006 è il fallimento politico ed economico del progetto di Zaccheo.
La “voragine” creata dai costi della Latina Ambiente è incolmabile. Così De Marchis: «Inutile cercare ricette economiche miracolose, il fatto è sotto gli occhi di tutti, saranno i cittadini per l’ennesima volta a pagare gli errori di Zaccheo e del suo predecessore.
Si cerca di spostare il dibattito intorno ad espedienti tecnici, come la tassa o la tariffa, omettendo di dire che, qualunque sia la gabella applicata, la famiglia media di Latina pagherà quest’anno il 15% in più per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Zaccheo ha infilato la vicenda della Latina Ambiente in una via senza uscita. In base ai contratti in essere tra la SpA ed l’Amministrazione, il costo del servizio su base annua aumenterà minimo del 5%, anche in caso di non operatività della Società.
Il centro destra con l’operazione della Latina Ambiente sta “strozzando” i cittadini di Latina, imponendo tributi sempre più pesanti.
In altre città, a parità di servizi prestati, i costi sono decisamente più bassi e le bollette meno pesanti.
Un comportamento istituzionalmente corretto vedrebbe il Sindaco impegnato nella discussione del Bilancio in Consiglio Comunale.
Invece il Primo cittadino è tutto preso dalle riunioni di maggioranza per spiegare non si sa bene quali processi economici.
Addirittura il rapporto tra l’Amministrazione e la Latina Ambiente si risolve all’interno dei vertici a cui partecipano il Sindaco, la Giunta, i capigruppo di maggioranza e la dirigenza della Latina Ambiente per discutere il Piano economico propedeutico alla trasformazione della Latina Ambiente.
Dinanzi a questi costi non c’è da discutere nessun Piano. Zaccheo e la Latina Ambiente dovrebbero venire in Consiglio Comunale per rispondere del disastro che hanno creato, senza insistere su ipotesi stravaganti, come la trasformazione della società, che finirebbero per penalizzare la città in modo irreparabile».
Rita Bittarelli
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