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Latina. Marina, il concorso di idee. Claudio Damato: «Questi progetti pensano la città non come una parva polis, ma come una polis ricca»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS con Claudio Damato, membro della giuria internazionale che ha giudicato i progetti partecipanti al Concorso Internazionale di Idee per la riqualificazione della Marina di Latina. Tre primi premi ex aequo: quali le caratteristiche dei progetti? «Tutti e tre concorreranno a fare non una "parva polis", ma una città ricca, molto più ricca di oggi: offrono tre interpretazioni differenti per la città, ognuna con una sua attrattiva e io penso - e spero - che l'Amministrazione Comunale possa - non dico prendere il meglio, perché è difficile smembrare - però prendere quella che il sindaco ha definito "l'idea progettuale". Il progetto del Prof. Dierna propone un modello policentrico molto diffuso, innervato, che si ricollega ai nuclei di fondazione. Il progetto di Mauro Saito riprende l'idea dei borghi e ne dispone in parallelo alla linea costiera, mentre il progetto dei giovani Orsini e Cipollone riprende l'idea di non seconde case, ma di prime case, a stretto contatto con la fitta rete di canali. Tutti tengono in gran conto il problema del Parco Nazionale, esaltandone le opportunità attraverso reti di percorso ciclabile e pedonali, e costruendo opportunità di visita per un turismo sostenibile». Da professionista del settore, come valuta l'utilizzo di uno strumento come il concorso internazionale di idee? «È una buona formula, perché - a differenza dei concorsi di progettazione, ormai regolamentati dalla legge Merloni, che fa fuori tutti i giovani e ammette solo sulla base di qualificazione del portafoglio di incarichi ricevuti - questa consente ai giovani di esprimersi e in questo concorso devo dire che, tra primi premi, menzioni e quant'altro, abbiamo avuto la bella opportunità di dare voce a moltissimi giovani. Questa è veramente una grande risorsa che consente solo il concorso di idee».

Andrea Apruzzese