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Latina. Economia Locale. Massimo Avallone: «Bisogna dare la massima divulgazione dei fondi europei a sostegno dell'ecoturismo»
«Tanti i fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea a sostegno del turismo, nell'Unione europea sono utilizzabili diversi strumenti finanziari. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR): la Commissione prevede il finanziamento di progetti connessi al turismo sostenibile, volti a incoraggiare modelli di turismo più sostenibili per valorizzare il patrimonio culturale e naturale, sviluppare infrastrutture per l’accessibilità e la mobilità e promuovere le tecnologie dell’informazione e delle comunicazione, le PMI innovative, le reti ed i poli di imprese, i servizi a maggior valore aggiunto, le strategie comuni per il turismo transfrontaliero e lo scambio di esperienze a livello interregionale». È con questo tema che il candidato dei Popolari UDEUR, alla Camera dei Deputati, Massimo Avallone, ha aperto un dibattito con gli intervenuti all’incontro di ieri a Fondi alla presenza dell'Assessore regionale Braghetti e del capolista Lazio 2 Picano. Il Fondo di coesione finanzia infrastrutture ambientali e di trasporto, entrambe di estrema importanza per il turismo. Lo sviluppo del turismo, dato il suo potenziale di creazione di posti di lavoro, è un’importante area di intervento per il Fondo sociale europeo. Il FSE cofinanzia, tra l’altro, progetti relativi a programmi di istruzione e formazione volti ad accrescere la produttività e la qualità dell’occupazione e dei servizi nel settore turistico. Esso offre inoltre formazioni mirate, unitamente a piccoli premi per l’avvio di microimprese turistiche. Queste azioni sono generalmente molto efficaci nella creazione di attività economiche e di occupazione. Il Fondo finanzia anche azioni a sostegno della mobilità professionale. Nell’ambito del prossimo programma “Leonardo da Vinci”, la Commissione ha avviato nel 2005 una serie di studi preparatori per individuare le principali caratteristiche dei possibili modelli europei di formazione/apprendistato. Questi studi consentiranno di identificare meglio gli eventuali ostacoli alla mobilità nella formazione professionale. Il turismo è stato individuato come uno dei possibili settori pilota. Le zone rurali godono ormai di una maggiore attrattiva e offrono molti vantaggi ambientali. Negli ultimi decenni il turismo rurale è perciò diventato un’importante fonte di diversificazione dell’economia rurale, ben integrato con le attività agricole. Questa evoluzione può rappresentare un’opportunità importante per i nuovi Stati membri e per i paesi candidati. Il nuovo Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) sostiene il miglioramento qualitativo della produzione e dei prodotti agricoli; il miglioramento dell’ambiente e del territorio rurale; le attività turistiche nell’ambito della diversificazione degli obiettivi dell’economia rurale; studi ed investimenti per la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale. Il Fondo europeo per la pesca, recentemente proposto, introduce un nuovo tema prioritario: lo “sviluppo sostenibile delle zone di pesca”. La finalità è di mitigare le conseguenze socioeconomiche della ristrutturazione del settore alieutico e di rilanciare le zone che dipendono dalla pesca mediante la diversificazione e la creazione di alternative occupazionali. Uno dei settori verso i quali i pescatori possono riorientare l’attività è l’ecoturismo. Il Fondo sosterrà anche le piccole aziende ittiche e le infrastrutture turistiche, nonché programmi di formazione per la riconversione verso attività diverse dalla pesca marittima, che potrebbero essere connesse con il turismo. Il Programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP) sosterrà la competitività delle imprese europee e soprattutto delle PMI. La ricerca finanziata nell’ambito del proposto Settimo programma quadro comunitario di ricerca e sviluppo tecnologico può giovare al settore del turismo, ad esempio mediante la realizzazione di studi sulle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, sulle applicazioni satellitari, sul patrimonio culturale e sull’uso del territorio. Le attività citate si basano sui risultati delle ricerche finanziate dai precedenti programmi quadro, che meriterebbero una maggiore diffusione presso i comuni da parte degli amministratori, verso tutti coloro che intendano usufruire dei fondi per l’ampliamento o la nascita di nuove attività legate all’eco-turismo. L’attenzione a queste possibilità di crescita economica del territorio è un punto importante del programma politico del candidato Massimo Avallone. Massimo Avallone consigliere provinciale, ha ricoperto per anni la carica di presidente della Commissione Provinciale del Turismo, non a caso ha dichiarato: “È arrivato il momento di decidere come organizzare il turismo nella nostra Provincia, non possiamo pensare di stravolgere il territorio volgendo i fondi per un turismo d’elite. Dobbiamo invece concentrare i nostri sforzi sull’eco-turismo, che oltre che rivalutare e potenziare il nostro territorio, ne conserveremo la ricchezza naturalistica dando la possibilità a chi deciderà di visitare la Provincia pontina di sostare in ambienti naturali dove apprezzare la tranquillità e le bellezze naturali. Solo una strategia coordinata con gli operatori del settore riuscirà ad emarginare il turismo del mordi e fuggi, che negli ultimi anni ha decisamente preso piede in tutto il territorio, portandosi dietro tutti i disagi che conosciamo”.
Rita Bittarelli
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