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Latina. Aboliamo gli ordini professionali. Iniziando da quello, inutile, dei giornalisti. I Riformatori Liberali tornano su una vecchia proposta

Alcuni iscritti dei Riformatori Liberali stanno promuovendo la costituzione di un'associazione interprofessionale allo scopo di sensibilizzare i liberi professionisti e l'opinione pubblica circa la proposta di abolizione degli Ordini Professionali. Si tratta di un'iniziativa di grande interesse, perché mira a creare un dibattito su un tema assolutamente fondamentale per una vera svolta liberale dell'economia e del mercato del lavoro nel nostro Paese. L'abolizione del sistema ordinistico, così come l'annullamento del valore legale dei titoli di studio, rappresenta, infatti, il presupposto necessario per l'effettiva liberalizzazione delle professioni. «Una simile proposta, a nostro giudizio, non è pregiudizialmente contraria all'esistenza di associazioni professionali. Al contrario, chi pratica la libera professione ha il diritto legittimo di associarsi, promuovendo e tutelando in questo modo gli interessi della propria categoria, vigilando sulla qualità dei servizi resi e sulla competenza dei professionisti. Le associazioni possono legittimamente stabilire regole comportamentali per i propri iscritti, ma queste regole deontologiche non debbono recare pregiudizio all'esercizio della professione di quanti decidono di non associarsi, né mirare alla protezione della professione, imponendo onorari minimi o apportando restrizioni all'informazione pubblica dell'attività. Se, infine, queste regole si traducono in norme giuridiche che disciplinano e complicano lo stesso accesso alla professione - soprattutto per quanto concerne i giovani - producono effetti restrittivi sul piano della concorrenza e sono spesso lesive degli interessi degli utenti e dei consumatori. Da parte nostra, pertanto, presentiamo questa iniziativa a quanti intendano imprimere una carica di rinnovamento vero, forte, deciso per il miglioramento della propria professione e che desiderano un mercato aperto e trasparente». Chi volesse aderire o richiedere ulteriori informazioni può contattare Alessandro Dè Rossi (337.783369).

Maurizio Camerata


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