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Latina. Elezioni. Fabrizio Vitali: «Abbiamo di fatto pareggiato alla Camera e perso al Senato. Ma sapremo governare il Paese»
«È del tutto evidente che il risultato nazionale mostra un paese spaccato in due nelle scelte della conduzione del paese, come è evidente che l’Unione governerà perché la legge elettorale varata a pochi giorni dal voto dalla destra ha prodotto tale effetto, così come chi si aspettava che dall’estero venissero messe di voti per il governo uscente si è sbagliato e di grosso perchè dall’estero i nostri connazionali riescono a vedere meglio cosa succede nel nostro paese». Osserva Fabrizio Vitali dei Verdi:
«Alla Camera dei deputati una maggioranza in termini di voti risicatissima dà una maggioranza piena, al Senato della Repubblica meno voti all’Unione le danno comunque la maggioranza, pur di misura.
È dunque difficile poter affermare che il centro destra abbia subito una pesante sconfitta, ma il cambio c’è stato e ora l’Unione governerà il paese così come si presenta, con grandi problemi di carattere economico e con parametri di democrazia da riportare a migliori condizioni.
Ma ciò che è ancor più evidente a Latina e nella sua provincia è la forza elettorale della destra che raggiunge il 65% nel capoluogo e il 62% in provincia e il partito Forza Italia mantiene poi oltre il 30% dei consensi, anche se conforta rilevare che il voto alla destra estrema è irrilevante.
È vero, la destra governa l’ente di via Costa da 11 anni e il capoluogo da 13, ma ciò non ci può esimere dal fare serie riflessioni e ci deve spingere a trovare le ragioni del perpetrarsi di una situazione che a fronte di continui cambiamenti di geografia del voto in Italia e nel Lazio qui continua a premiare sempre e solo una parte politica.
Pare non essere sufficiente alla nostra classe politica dirigente, a quella dell’Unione, gestire la politica senza essere fortemente presente nel territorio. È vero, il voto si mostra spesso con il volto della clientela, ma è anche la presenza nel territorio dei dirigenti della destra a dare loro consenso ed è evidente che il centro sinistra non riesce a contrapporre ragioni per il cambio di guida nella provincia pontina.
Trovare modalità di confronto e di presenza, spiegare le ragioni valide per l’inversione di tendenza nel nostro territorio per la migliore tutela della cosa pubblica devono essere le priorità dell’Unione in provincia di Latina.
Bisogna lasciare posizioni dialettiche o di velata superiorità intellettuale per affiancarsi maggiormente ai cittadini. La lontananza dalla gente non paga.
Certo, partiamo e siamo da oramai troppo tempo in una situazione di handicap palese, ma proprio per questo l’Unione deve riportare la politica tra la gente a Latina e in Provincia».
Rita Bittarelli
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