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Latina. Casa della Musica. Giuseppe Pannone: «Zaccheo potrebbe anche smetterla di autoesaltarsi. Anche Bacalov si è schierato con noi...»

«Che nella nostra città ci fosse una folta schiera di amanti della musica è un fatto noto; che nella provincia di Latina ci siano migliaia di persone che si occupano di musica è assodato. Ma che il nostro Sindaco non se ne sia accorto è veramente disarmante». Scrive Giuseppe Pannone della Margherita: «Nel corso dell’assemblea del Comitato per la Casa della Musica (cui Zaccheo ha partecipato, accompagnato dall’assessore Rosolini e dall’ing. Le Donne), il primo cittadino ha cercato di giustificare il suo dissenso difendendosi con due argomentazioni: a) il costo dell’opera; b) la prevalente necessità di una biblioteca. Ma ha sbagliato su entrambi i fronti. Da un lato, sostenere che il costo per la realizzazione della Casa della Musica supererebbe i 40 milioni di euro è cosa sfacciatamente falsa ed infondata. Basta pensare che negli atti ufficiali dell’Amministrazione Comunale (studio di fattibilità per la riqualificazione dell’ex Consorzio Agrario) l’intervento – che comprende completa ristrutturazione dei capannoni, la realizzazione di una biblioteca, di una sala conferenze e di spazi espositivi, bar, ristorante, area commerciale (oltre 1/3 degli spazi) e parcheggio seminterrato - viene valutato con un costo di 9,5 milioni di euro. Con l’altra argomentazione si cerca, invece, uno scontro tra l’esigenza di una biblioteca e quella della casa della musica. E’ chiarissimo a tutti che chi vuole la seconda non è contrario alla prima e che si tratta di due necessità del capoluogo. La differenza è che, mentre l’auditorium trova nei capannoni di via Don Minzoni la sua sede naturale, la biblioteca può essere realizzata (forse anche meglio) in altri luoghi; ad esempio l’ipotesi di palazzo Key non è una semplice provocazione! Senza contare che gli universitari (che nell’interpretazione distorta del Sindaco si contrappongono ai musicisti) hanno bisogno di biblioteche di facoltà. Allora il Sindaco, piuttosto che dare numeri senza senso e perdersi nell’esaltazione degli annunci continuando ad illudere i cittadini, rifletta seriamente su un’idea che può portare sviluppo, occupazione e prestigio alla città, e presti più attenzione ad una buona idea (anche se non è partita dalla sua fervida immaginazione), tanto più che la schiera dei sostenitori va sempre più crescendo, come dimostra tra l’altro l’adesione al progetto Casa della Musica, pubblicamente espressa dal maestro Luis Bacalov in occasione del “concerto d’eccezione” di fronte a migliaia di persone e davanti ad uno dei nostri gioielli musicali, l’orchestra Giuseppe Tartini».

Andrea Apruzzese


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