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Lucca. Eques Peregrinus, il cavaliere senza tempo. Grande successo per l'ultima iniziativa culturale "live" di Mauro Cascio e Maurizio Camerata

Grande successo ad Altopascio, in provincia di Lucca, nei locali del Loggiato mediceo, per la serata «Eques Peregrinus. Il Cavaliere senza tempo», organizzata dall'Associazione I Templari del Terzo Millennio e dall'Accademia di Studi sulla Tradizione e la Scienza «Collegium Fraternitatis Eques Peregrinus» – nell’ambito di un ciclo di incontri sul tema "Tradizione, tradizionalismi, la funzione dell’uomo". Ha introdotto e moderato la serata Vittorio Vanni. Dopo la proiezione di un documentario a cura di Gino Bertini, il tema è stato approfondito da Augusto Fornaciai, presidente dell’Associazione I Templari del Terzo Millennio e da Mauro Cascio, giornalista e scrittore. Ha concluso l'incontro Maurizio Camerata, presidente dell’Accademia. Hanno inviato i saluti il sindaco, l'assessore alla cultura e il presidente della locale associazione I cavalieri del Tau. Ad interessare le analisi e le presentazioni degli intervenuti è stata la figura del cavaliere errante, uomo libero non vincolato al giuramento presso ordini o autorità temporali, cavaliere costituito da cavaliere suo pari. La Ricerca della Verità è stata spesso rivestita dalla tradizione letteraria di miti, leggende e personaggi ormai celebri: da Parsifal e l’eterno sfuggente Santo Graal, al muto linguaggio delle cattedrali gotiche, a don Chisciotte ed il suo mondo. Senza contare i riferimenti presenti nella tradizione classica, veterotestamentaria e qabalistica. «La verità è unica, immortale ed eterna e l'uomo, alla continua ricerca di essa, in accordo tra spirito e ragione, può soltanto immaginarla, idealizzandola». Inizia così il documentario dell'autore-regista Gino Bertini che, dopo aver esplorato con la sua cinepresa il mondo dei Templari adesso si cimenta nella descrizione di un altro aspetto legato a questi guerrieri leggendari: le cattedrali gotiche e il loro simbolismo. Bertini cerca di leggere tali libri di pietra, nei quali sono nascosti segreti di sapienza e conoscenza, che parlano il misterioso linguaggio della tradizione noetica occidentale. Nella seconda parte il documentario si sofferma in maniera dettagliata sulle immagini della Collegiata di San Matteo, vicino ad Edimburgo, meglio conosciuta come la cappella di Rosslyn. Vengono evidenziati tutti i particolari di cui è ricca questa meravigliosa costruzione, tempio della spiritualità e del misticismo, monumento commemorativo dell'Ordine del Tempio, con una quantità di simboli che continuano a turbare il sonno di storici e studiosi e che costituiscono con la moderna Massoneria uno stretto legame che ancora oggi affascina. L'incontro, come di consueto, è stato anche l'occasione per la presentazione dell'Antologia di Studi Tradizionali «Luz» che negli ultimi due numeri ha voluto indagare e approfondire, sulla scorta di un saggio teoretico di Mauro Cascio, "Le vie dell'immediatezza" e "Le vie della mediazione". Prossimo appuntamento il 19 maggio a Firenze, alle 20.30, nello storico caffé-letterario delle «Giubbe Rosse». Con Maurizio Camerata, Mauro Cascio e Vittorio Vanni ci sarà un ospite d'eccezione. Dopo Giuseppe Giarrizzo, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania, che ha tenuto a battesimo gli incontri in Sicilia, un altro grande nome: Sergio Moravia, conosciutissimo saggista, autore tra l'altro di manuali di filosofia in uso nei licei, ordinario di Storia della Filosofia all'Università di Firenze.

Andrea Apruzzese


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