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Pontinia. Crisi in Comune. Ds e Margherita: «Inequivocabili le dimissioni dei consiglieri. Convocare il consiglio stravolge la democrazia»
«Forte preoccupazione per quanto accaduto e sta accadendo nel Comune di Pontinia» viene espressa dai vertici pontini dei partiti di centro sinistra. Secondo Loreto Bevilacqua, Coordinatore Provinciale della Margherita di Latina, ed Enrico Forte, Segretario provinciale dei Ds (in una nota diffusa ieri), «il comportamento dell’ex Presidente Provinciale di A.N. ed ex Sindaco di Pontinia Giuseppe Mochi è stupefacente per l’assoluta insensibilità politica, in quanto avrebbe dovuto prendere atto che la maggioranza da lui guidata si è dissolta. In ordine alle dimissioni dei consiglieri comunali, è evidente che le dichiarazioni di dimissioni della maggioranza dei consiglieri eletti in un unico atto, con firme autenticate dal Notaio ed espressamente finalizzate allo scioglimento del Consiglio Comunale, così come per legge, hanno carattere inequivocabile, per cui appare grottesca la convocazione del Consiglio Comunale per procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari.
Quanto sta accadendo è lo stravolgimento della democrazia e della semplice e chiara volontà espressa dalla maggioranza dei Consiglieri Comunali di Pontinia.
La fissazione dell’udienza per la richiesta di sospensiva del provvedimento di nomina del Commissario Prefettizio, fissata per l’11 maggio p.v., rappresenta il momento in cui deve essere valutata la situazione dal punto di vista giuridico, con l’ulteriore fase di appello innanzi al Consiglio di Stato, prima di esaminare nel merito la questione. Andava garantita, in presenza di provvedimenti generici e non idonei ad impedire la presentazione delle liste per le elezioni, la regolare prosecuzione delle operazioni di preparazione al voto, salvo poi la decisione in sede di giustizia amministrativa come sopra richiamato. Abbiamo assistito al riguardo ad un comportamento del Prefetto di Latina che desta notevoli perplessità, avendo anticipato con la revoca dei propri provvedimenti gli effetti di una pronuncia del T.A.R. ed eventualmente del Consiglio di Stato positiva per il ricorrente. Auspichiamo che le regole della democrazia vengano ristabilite e abbiamo fiducia che nella fase cautelare o in quella di merito la verità semplice dei fatti venga riconosciuta».
Andrea Apruzzese
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