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Parvapolis >> Sport Gran Fondo. Sezze. La pioggia non ferma i ciclisti Tra i circa 250 partecipanti che hanno affrontato i 112 chilometri della Gran Fondo dei Monti Lepini “l’Anello d’oro”, c’era anche Filippo Simeoni. L’azzurro aveva il pettorale numero uno ed ha aperto la gara che si è svolta ieri mattina. A ruota, con il pettorale numero due, Luigi Campitelli, direttore del Bic Lazio e amministratore delegato della Compagnia dei Lepini, la società che ha organizzato in collaborazione con l’Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) comitato Castelli Romani e l’Associazione Sportiva Dilettantistica Smm2000, la competizione (prevista dal Programma STILe, Sviluppo turistico integrato dei monti Lepini). Filippo Simeoni, testimonial dell’evento, corre con la Naturino-Sapore di Mare. Professionista dal 1995, nel 2000 ha vinto sei gare tra cui una tappa del Tour di Lussemburgo e del Regio-Tour International (nella cui classifica finale si è piazzato davanti a Ivan Basso). Nel 2001 ha vinto una tappa alla Vuelta di Spagna tagliando la linea del traguardo con la bici in mano. Quella vittoria la dedicò alle vittime dell’attacco dell’11 settembre. Nel 2003 ha vinto una tappa alla Vuelta di Spagna. Azzurro nel 1998 e nel 2004 (anno dei mondiali di Verona), nello stesso anno ha vinto una tappa del Tour di Wiesbauer (Austria). Infine nel 2005 ha vinto la seconda tappa del Tour di Qinghai Lake (Cina). E se lui, reduce da un infortunio subito durante la Tirreno Adriatico, ha ripreso da poco gli allenamenti è arrivato fino in fondo. Ha percorso tutti i chilometri di una gara caratterizzata dal mal tempo, pioggia e grandine, in cui si è imposto nella classifica generale Maurizio Coccia del Pro bike riding team con 3:24:30 (media 32.73). Alle sue spalle sono arrivati Angelo Maggi della squadra di Sabotino (3:30:54, media 31.86) e Aldo Perri dell’Unione ciclistica universitaria Tor Vergata (3:31:27. media 31.78). Al quarto posto il setino Massimo Tartaglia della squadra di Sezze (vincitrice del Trofeo dei Monti Lepini) con 3:31:28, media 31.78. La partenza della gara è avvenuta alle 9.30 da Carpineto. Erano presenti Quirino Briganti, presidente della XVIII Comunità Montana, Emilio Cacciotti, Matteo Battisti ed Ettore Pucinischi rispettivamente sindaco, vicesindaco e assessore al bilancio del comune di Carpineto, Giancarlo Siddera e Fabrizio Di Sauro, presidente e direttore della Compagnia dei Lepini. “Anche le attività sportive – ha spiegato Siddera – sono importanti nei processi di sviluppo territoriale. Il successo di questa manifestazione dimostra che la strada che abbiamo imboccata è quella giusta ed è un modo per far conoscere le nostre ricchezze all’esterno”. Dello stesso avviso il vicesindaco di Carpineto. “E’ stato un appuntamento importante per il paese che ha risposto benissimo cogliendo la novità dell’iniziativa. E’ un’esperienza da ripetere”. La competizione era aperta a tutti i ciclofondisti, sia cicloamatori che cicloturisti, tesserati con l’Uisp, il Csi (Centro Sportivo Italiano), la Fci (Federazione Ciclistica Italiana) o con un qualsiasi altro ente riconosciuto dal Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). I partecipanti sono stati divisi in 8 categorie in base all’età. Dopo aver percorso la Carpinetana ad andatura controllata fino al bivio di Priverno, gli atleti hanno iniziato il percorso agonistico che ha toccato tutti i diciassette comuni del comprensorio lepino. In pratica si è seguito l’Anello 111. Quest’ultimo è uno dei progetti affidati alla Compagnia dei Lepini nell’ambito del Programma STILe che prevede di unire tutti i comuni su cui opera la società “segnando” le strade che li congiungono attraverso una serie di cartelli stradali. La premiazione dei vincitori è avvenuta alle 15 presso la palestra della scuola media di Carpineto.
Rita Bittarelli |
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